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Cronaca Leuca / Via Bruno Cantobelli

Siringhe e cocci di vetro: la scuola Cantobelli in mezzo al degrado

L'annoso problema si è ripresentato all'inizio dell'anno scolastico: tossicodipendenti e alcolizzati la notte fanno festa in via Romagna abbandonando tutto in strada

LECCE - A pochi giorni dall’inaugurazione del nuovo anno scolastico, la scuola materna ed elementare “Sigismondo Castromediano” a Lecce si trova alle prese con il solito problema di degrado della zona circostante che, inevitabilmente, si riflette sulle condizioni di sicurezza dell’edificio.

L’istituto del 4° Circolo, sito nel quartiere Leuca, gode infatti di due ingressi: il principale su via Cantobelli e quello secondario che affaccia su una strada laterale che da anni fa perdere il sonno alle famiglie per via delle condizioni di abbandono in cui versa. Parliamo della nota e famigerata via Romagna, un vicolo cieco e scarsamente illuminato, negli anni eletto a luogo ideale per il consumo di droga e alcool.

Video: le siringhe nel recinto della scuola

Con il favore delle tenebre la scena si ripete: tossicodipendenti e persone con problemi di alcolismo - giovani o meno che siano, ma con stili di vita discutibili - si ritrovano in via Romagna per consumare sostanze di ogni tipo. Siringhe e cocci di bottiglia vengono impietosamente abbandonati sul ciglio strada e lo spettacolo che si presenta ai residenti la mattina successiva è inquietante.

Pur volendo chiudere un occhio sull’immagine poco edificante per i residenti di un quartiere fortemente urbanizzato, e particolarmente frequentato da famiglie e bambini in tenera età, esiste un concreto rischio per la salute e la sicurezza di adulti e minori. Da anni, ormai, i genitori si rivolgono alla direzione didattica del 4° Circolo per trovare insieme una soluzione che passi dalle telecamere di videosorveglianza fino ai cancelli come deterrente al bivacco.

Le aule del plesso scolastico peraltro erano già state prese di mira da vandali che, nelIMG-20170929-WA0005 (2)-2, non si fecero scrupoli nel rovesciare all’interno amuchina e sapone. Un evento che non fu possibile derubricare a scherzo di cattivo gusto e che allarmò parecchio i dirigenti del “Sigismondo Castromediano”.  

L’amministrazione della scuola ha declinato spesso, e ovviamente, dirette responsabilità su ciò che accade nei dintorni quando le attività didattiche finiscono ed i collaboratori scolastici chiudono i cancelli. Non di meno, però, la dirigente Tiziana Faggiano ha interessato le amministrazioni comunali del disagio vissuto dai genitori che accompagnano e riprendono i figli usufruendo di quel secondo ingresso: un passaggio non obbligato, certo, ma sovente usato dai bambini che corrono indisturbati all’interno del giardino.

I lettori sono tornati a contattare la redazione di Lecceprima.it sul problema, inviando due video amatoriali, girati la settimana scorsa, che immortalano due siringhe abbandonate sul prato interno della scuola. Il tossicodipendente di turno potrebbe, quindi, aver scavalcato la recinzione gialla per servirsi direttamente del giardino del 4° Circolo o potrebbe aver gettato lì gli arnesi del “mestiere” dopo essersene servito.

Video: una mamma riprende e descrive il degrado

“Il problema – spiega una mamma ben informata della situazione – è che una delle due sbarre messe proprio per impedire l’accesso alla strada è stata divelta nel corso di quest’estate e ora i vandali hanno libero sfogo. Questo degrado esiste da anni e quel cancello aveva migliorato le cose, ma la questione non è mai stato definitivamente risolta”.

“Avevamo anche proposto agli altri genitori di partecipare ad una colletta per acquistare un impianto di videosorveglianza, con annessa telecamera puntata su via Romagna, così da scoraggiare i male intenzionati – prosegue il genitore - . La scuola però doveva acquisire il parere dell’amministrazione comunale e non so come la faccenda sia andata a finire. Al momento non mi pare che il perimetro del giardino sia sorvegliato da alcun occhio elettronico”.

L’assessore comunale alle Pari opportunità, Silvia Miglietta, ha confermato la situazione preoccupante, raccontando che dopo pochi giorni dall’inizio delle attività, il Comune di Lecce ha provveduto a pulire la zona, raccogliendo decine di siringhe abbandonate, insieme a cocci di vetro sparpagliati sul marciapiede antistante la scuola. Lo spettacolo si sarebbe però ripresentato la mattina successiva: “Non si fa in tempo a pulire che la situazione ritorna identica – ha commentato Miglietta -. Il ritrovamento di queste siringhe è indicativo, peraltro, di come in città stia ritornando in auge il fenomeno dell’eroina, il cui uso, dopo l’exploit degli anni ’80 e ’90, sembrava essere in calo, ma ora è ritornata nelle piazze del traffico di droga”.

Al fine di conoscere gli interventi della scuola Cantobelli rispetto al problema, la redazione di Lecceprima.it ha ripetutamente provato a contattare anche la direzione dell’istituto, ma i tentativi per ora non sono andati a buon fine.  

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