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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

“Ti uccido” e poi l’abuso sessuale sulla ex: uscito dal carcere a giugno, ci torna dopo appena tre mesi

Un 47enne di una cittadina del nord Salento è accusato di stalking e violenza sessuale nei confronti di una 39enne, con la quale la relazione era ormai chiusa da cinque anni. L’uomo ha scontato una condanna perché coinvolto nella maxi inchiesta “Vortice- Déjà-vu”

LECCE – La pretesa e la prepotenza di riallacciare i rapporti con la ex, nonostante quel legame fosse ormai chiuso da cinque anni. Coinvolto nella maxi inchiesta “Vortice- Déjà-vu”, nell’autunno del 2014, ha lasciato il carcere nel mese di giugno dopo una condanna a oltre nove anni di reclusione. Ma è tornato in cella, nelle scorse ore, per aver presumibilmente tormentato la sua ex compagna di 39 anni, fino ad abusare di lei sessualmente.

Nuovi guai per un 47enne residente in una cittadina del nord Salento (omettiamo le generalità a tutela della vittima), destinatario di una ordinanza di custodia cautelare disposta dalla giudice Alessandra Sermarini, su richiesta della pm Rosaria Petrolo. Le accuse mosse nei suoi confronti sono quelle di stalking e di violenza sessuale, maturate a seguito della denuncia formalizzata dalla vittima domenica scorsa, esasperata dall’ennesimo atteggiamento ossessivo e violento da parte dell’ex.

Quest’ultimo le avrebbe indirizzato nel corso delle settimane diverse frasi minatorie tra cui “Ti ammazzo”, “A parte me non devi vedere nessun altro”, “Se ti vedo con qualcun altro ti uccido, a te e al tuo nuovo fidanzato”. Un inquietante repertorio nel quale non sarebbero mancati espliciti riferimenti alle sue conoscenze nell’ambiente della malavita, per intimorirla e costringerla a uno stato di subordinazione psicologica.  Quella ricerca continua, telefonica e fisica, avrebbe preso forma anche in continue richieste di contatti sessuali dove, davanti al diniego, il 47enne sarebbe persino arrivato a offrire somme in denaro alla donna.

Ma non è tutto. L’escalation di violenza -stando alle evidenze inestigative- avrebbe poi raggiunto il picco quando, presentatosi a casa della malcapitata con il solito atteggiamento, le avrebbe infilato la mano negli slip, palpeggiandola contro la sua volontà. La vittima si è così recata presso la stazione dei carabinieri della cittadina per raccontare tutto agli inquirenti. Per l’uomo si sono riaperte le porte dell’istituto penitenziario di Borgo San Nicola. Nella mattinata di domani, venerdì, è previsto l’interrogatorio di garanzia nel quale il 47enne sarà ascoltato dal giudice alla presenza del suo legale, Rita Ciccarese del Foro di Lecce.  

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