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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Confartigianato: "Crescono le imprese femminili, ma serve riforma della burocrazia"

I dati della sezione leccese in vista dell'8 marzo: in provincia si registrano 2.637 imprese artigiane femminili. Tra queste 380 guidate da giovani donne e 319 da straniere

LECCE - In prossimità della giornata internazionale della donna, Confartigianato Lecce omaggia le lavoratrici e le imprenditrici rinnovando l’impegno dell’associazione a supportare nel 'fare impresa'.

"Nel mondo imprenditoriale salentino le donne continuano a mostrare grandissima forza e capacità di resistenza – dichiara il segretario di Confartigianato Imprese Lecce, Emanuela Aprile -. Come associazione siamo da sempre attenti al fare impresa promuovendo la cultura della sostenibilità sociale, oltre che economica e ambientale delle imprese, valorizzando la conciliazione vita-lavoro. Con più attenzione quando ad avere le redini dell’impresa è una donna od una compagine femminile, svolgendo un ruolo fondamentale e delicato nella cura della famiglia. Lo testimonia il movimento Donne Impresa, da sempre impegnato con azioni mirate a realizzare una svolta nella gestione delle politiche e degli interventi dedicati".

Secondo gli ultimi dati elaborati nel 2022 in collaborazione con l’Osservatorio Mpi Confartigianato, in Italia sono 1.336.689 le imprese gestite da donne, più di un’impresa su cinque (22,2 percento). Di queste il 16,4 percento, pari a 218.950 unità, sono imprese artigiane e rappresentano il 17,2 percento del tessuto artigiano totale.

A livello territoriale, in provincia di Lecce si registrano 2.637 imprese artigiane femminili, di queste 380 sono guidate da giovani donne mentre 319 sono le imprese con a capo donne straniere.

"Siamo la seconda provincia, dopo Frosinone, per crescita del tasso di occupazione femminile dal 2019 al 2022 con un aumento del +21,7 percento di donne occupate nei settori dell’artigianato – aggiunge Aprile -. Un dato che ci incoraggia e che deve essere da stimolo per continuare a fare di più e meglio. È necessario continuare a spingere per avere una riforma della burocrazia volta alla reale semplificazione, con interventi mirati per l’accesso al credito, la formazione continua e l’innovazione, ma anche promuovere una cultura e delle norme che consentano una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Serve un effettivo cambio di passo per superare il divario rispetto agli altri Paesi".

"È quantomai urgente che la voce delle donne venga amplificata – aggiunge la presidente del movimento Donne Impresa Confartigianato Lecce, Roberta Apos -. Bisogna creare un contesto sociale e strutturale che permetta alle donne di scegliere liberamente come realizzarsi. Come movimento continueremo a essere portavoce delle aspettative e delle potenzialità espresse dalle imprenditrici, lavorando per avere misure a sostegno dell’imprenditorialità femminile, sia nelle fasi di avvio dell’azienda che nel passaggio generazionale, e promuovendo un’efficace rete di servizi per favorire la conciliazione lavoro-famiglia".

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