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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Under 35 senza lavoro, Lecce tra le cenerentole del Sud

I dati di Confartigianato confermano la maglia nera nella regione. Per i giovani tra i 15 e i 24 anni il dato sale dal 29,6 di media al 47,3 per cento. In Italia solo sette province fanno meglio

LECCE - Il tasso di disoccupazione dei giovani under 35 nella provincia di Lecce è salito al 29,6 per cento ma le aziende fanno fatica a reperire manodopera nel comparto dell'artigianato. E' questo il tratto - in parte paradossale - cha caratterizza il rapporto dell'Ufficio studi di Confartigianato diffuso dall'Osservatorio economico del capoluogo salentino (in allegato tutti i dati).

Dalla lettura dei dati emerge in maniera ancora più impressionante il dato riferito ai ragazzi di età compresa tra i 15 e i 24 anni. La percentuale, infatti, raggiunge quasi la metà: il 47,3 per cento è senza lavoro. Si ferma al 23,7 per cento, invece, quella dei giovani disoccupati tra i 25 e i 34 anni. La provincia di Lecce, purtroppo, ha il "triste" primato in Puglia ed è l'ottava in Italia. Precede Foggia che ha un tasso di disoccupazione al 25,2 (17° posto in Italia). Seguono Brindisi al 23,8 per cento (22°), Taranto con il 23,3 per cento (23°) e, in ultimo, Bari con il 18,6 per cento (34°).

Ultima in Puglia, ben sei punti e mezzo oltre la media regionale - 23 per cento -, ma anche al di sotto della media delle regioni del Mezzogiorno, stimata al 25 per cento. "La crisi non è ancora passata", commenta il vicepresidente di Confartigianato Imprese Lecce, Maurizio Botrugno. "Ancora oggi ne paghiamo le conseguenze. Ma occorre analizzare bene questi dati, perché se da un lato cresce la disoccupazione, dall'altro è incomprensibile la difficoltà a reperire manodopera nei settori dell'artigianato".

Per il numero due dell'associazione un approccio concreto alla questione può consistere nella recente riforma dell'apprendistato che - spiega Botrugno - potrà contribuire a ridurre la distanza tra i giovani e il mondo del lavoro. Da un lato, i ragazzi potranno trovare nuove strade per imparare una professione, dall'altro le imprese potranno formare la manodopera qualificata di cui necessitano".

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