Pino Scaccia a Taviano per presentare "Dittatori"
Un testo attuale e importante, ricco di spunti di riflessione per leggere correttamente il presente: tutto questo è “Dittatori. Hitler e Mussolini tra passioni e potere. I tranelli della storia rivisti da un reporter di guerra e da una professoressa di lettere”, l’ultimo libro di Pino Scaccia e Anna Raviglione.
Sarà proprio Scaccia, giornalista e storico inviato di guerra del TG1 a presentarlo a Taviano il prossimo 15 marzo alle 19, presso la Sala Bachelet, in via Immacolata 16. A dialogare con l’autore sarà il Prof. Remigio Morelli, storico e saggista.
Il libro. Le verità e le bugie intorno ai due dittatori che hanno portato il mondo alla distruzione durante la Seconda guerra mondiale. Da una parte il Führer con sangue ebraico e forse origini berbere. Dall'altra il campione della famiglia italiana, il Duce, che si innamorò di Claretta Petacci che probabilmente era una spia degli inglesi.
In mezzo: una lettera di Gandhi, il complotto di Papa Pio XII e il premio Nobel per la pace caldeggiato come provocazione. Poi la fine nel bunker di Berlino: fu vero suicidio con Eva Braun o Adolf Hitler fuggì e si nascose in Sudamerica? In Italia Benito Mussolini e il balilla ebreo, ma anche le cinquemila donne possedute, in un trionfo di sanguinario maschilismo.
La fine, avvolta dai misteri, e una domanda: quando venne fucilato Mussolini era già morto? Due storie intrecciate, avvitate, unite nell'odio e nella prevaricazione. Hitler e Mussolini, dittatori potenti e crudeli, raccontati nelle loro piccole deformanti e maniacali debolezze umane.
Pino Scaccia (Roma, 17 maggio 1946) giornalista, è uno degli inviati storici della Rai. Ha seguito i più importanti avvenimenti degli ultimi vent’anni: dalla prima guerra del Golfo al conflitto serbo croato, dalla disgregazione dell’ex Unione Sovietica fino alla crisi in Afghanistan, oltre al difficile dopoguerra in Iraq dove è stato l’ultimo compagno di viaggio di Enzo Baldoni, il freelance sequestrato e ucciso nell’agosto del 2004.
Oltre a numerosi reportage in tutto il mondo (è stato il primo giornalista occidentale a entrare nella centrale di Chernobyl dopo il disastro e a scoprire per primo i resti di Che Guevara in Bolivia), si è occupato spesso di cronaca con particolare riferimento a mafia, terrorismo e sequestri di persona, oltre a terremoti e disastri naturali in tutto il mondo. Attualmente è capo redattore dei servizi speciali del Tg1.
Ha pubblicato: Armir, sulle tracce di un esercito perduto (Nuova Eri, 1992), Sequestro di persona (Editori Riuniti, 2000), Kabul, la città che non c’è (Andrea Livi Editore, 2002) e La Torre di Babele (Halley Editrice, 2005). Da anni è molto attivo sul web con il suo blog “La Torre di Babele”.