Ferdinando Scavran con il romanzo "L'ultima volta" al centro tò Kalòn di Itaca a Martano
MARTANO - Proseguono a Martano, e sempre puntualmente anche sul web, in diretta Facebook, gli incontri del Centro tò Kalòn dell’associazione Itaca Min Fars Hus all'insegna della variazione di piani e temi di interesse. Un gioco di incroci tra aree culturali solo apparentemente distanti, in realtà tenute insieme dal forte senso della relazione e della discussione collettiva che caratterizza l'inossidabile passione conoscitiva degli amici e dei partecipanti a tò Kalòn. Quasi un patto e un vero e proprio sodalizio consolidato dalla curiosità e dall’interesse per la cultura alimentato dalla condivisione.
Giovedì 19 ottobre 2023 alle ore 18.30 a Martano, in via Marconi 28, presso il Centro Culturale tò Kalòn si torna a parlare di scrittura con Ferdinando Scavran e il suo ultimo romanzo "L' ultima volta" (Molòn Labé, 2023).
Scavran, che di tò Kalòn è ospite gradito da sempre, è scrittore raffinato e appassionato, ma anche sociologo che alterna momenti di pura narrazione della realtà immaginativa a sottese riflessioni che indagano le relazioni umane nella loro essenza.
Tarantino con origini venete per parte di padre, Scavran ha prodotto nell'arco di oltre trent'anni romanzi di particolare densità narrativa, in cui i luoghi geografici si fanno luoghi dell'anima e della mente e si lasciano indagare sul doppio binario della dissonanza intima e del condizionamento sociale. Una caratteristica che da sempre affascina e coinvolge i suoi numerosi e fedeli lettori.
Dal primo romanzo presentato ad Atene nel 1988 e dall' intero ciclo dedicato alla Grecia fino ai più recenti, in cui l'autore si concentra sui risvolti interiori delle relazioni umane e sui caratteri dei personaggi, fino al limite della trasgressione psichica.
Un'immersione conoscitiva in quel "guazzabuglio del cuore umano" di manzoniana memoria che accompagna la dimensione psicologica del narrare nella modernità.
Scavran non si sottrae alle assonanze e alle proiezioni biografiche, anzi le coltiva e le adopera come momenti di connessione simbiotica con i suoi personaggi, ai quali assegna sempre sentimenti e visioni, per così dire, vissuti nella realtà e passati al vaglio della parola narrativa affidata quasi sempre al dialogo serrato tra i protagonisti. In questo romanzo l'autore rivela, al lettore che lo conosce, una sorta di raggiunta e consapevole maturità sentimentale, vissuta come distacco e distanza dai conflitti e dalle contraddizioni.
"L'ultima volta" è, infatti, un racconto interiore, riflesso in una storia d'amore e di solitudine autoreferenziale e misteriosa. L'autore costruisce quasi un giallo psicologico, trascinando il lettore in una serie di incontri contraddittori che riservano, come sempre nei romanzi di Scavran, finali a sorpresa e colpi di scena.
La serata, condotta da Anna Stomeo con Paolo Protopapa, sarà caratterizzata da una riflessione collettiva sull'inconscio e le sue intermittenze.
Dalla conversazione con l'autore e dalle letture dal testo, passate per la voce calda e convincente di Gabriele Bernardi, nasceranno situazioni inedite di scambio di riflessioni e pensieri tra gli amici di tò Kalòn, come sempre mai spettatori passivi di generiche presentazioni di libri. Al contrario: protagonisti di una relazione attiva e creativa con la lettura e con il sapere.
La naturale empatia di Ferdinando Scavran, già nota a tò Kalòn, contribuirà a rendere la serata un'autentica occasione per fare, ancora una volta, comunità.