La guardia alla luna da Massimo Bontempelli a Galatone
GALATONE - In occasione della Giornata mondiale del Teatro, è programmata una nuova replica della nuova produzione della Compagnia Salvatore Della Villa, La guardia alla luna, dal testo di Massimo Bontempelli. Dopo il debutto del 22 marzo, e successive repliche, sarà di nuovo in scena mercoledì 27 marzo alle ore 21.00, presso il Teatro comunale di Galatone, all’interno della stagione ‘Teatri dell’Agire’ anno sesto - 2023.24 ‘Fuori dai Tempi’. La stagione teatrale, curata dal direttore artistico Salvatore Della Villa in sinergia con il Comune di Galatone, proseguirà fino a maggio 2024. “La Guardia alla Luna” di Massimo Bontempelli, rappresentata per la prima volta nel 1916, costituisce uno dei primi documenti teatrali che dimostrano di avere assorbito la polemica futurista contro il romanticismo.
E tuttavia, la linea drammaturgica nella quale si inserisce il dramma di Bontempelli non è propriamente conforme a quella del futurismo, quanto piuttosto a quella dell'espressionismo storico, teoricamente illustrato negli Stationendrama di Strindberg, struttura drammatica in cui sono allineati quadri o atti, sempre ben divisi tra loro e con ambienti preferibilmente distinti. Infatti la drammaturgia si compone di singoli quadri che si differenziano, e parecchio, sia rispetto al tempo che al luogo. Tuttavia, l’unità poetica dell'opera è realizzata attraverso la figura cardinale di Maria, che funge da collante organico di tutte le singole sezioni. Intorno alla figura di Maria, nella sua spettrale irrealtà, scorre la pietà, alimentata dal senso della miseria del “fantoccio” umano, e spunta a tratti la poesia dell’angoscia come simpatia dolorosa per la donna prigioniera dell’assurdo e del paradossale. Maria, dinanzi ai fantasmi del suo mondo illusorio, è in bilico fra il tragico e il grottesco, investita dall’ironia dell’autore, ora triste, ora beffarda, ora spietata, ora bonaria. Non è un caso che questo personaggio abbia suscitato l’entusiasmo di due grandi attrici: la Duse e la Melato. La situazione parte da un ambiente notturno, con figure in attesa, tra cui una donna riversa su una culla.
Atmosfera di sospensione per qualcosa che deve accadere. Il sorgere della luna scatenerà in quella donna consunta dal dolore per una assenza, il suo dramma interiore, che la condurrà in un perpetuo viaggio, alla ricerca del punto esatto in cui quella luna viene sul mondo, per ritrovare sé stessa in ciò che le è stato rapito. Maria figura mistica legata al Dio del Cristo che si porta alla Croce, disperata e consapevole follia che non perdona il rapimento della piccola, forte e lucida madre, tenace, alla ricerca della vendetta sana per il suo amore e per tutte le madri. E nella sua rabbia cerca la sua resurrezione, impedire alla maledetta luna di compiere altri delitti, vestita nella menzogna del suo dolore come lo è Donn’Anna Luna di Pirandello che rinnega il figlio morto per non separarsene. Le indefinite figure si muovono asessuate nei sette quadri che viaggiano nell’intimo. L’assenza della bambina, presente tanto quanto il lamento che ci appartiene, ma che non conosciamo, che non riusciamo ad ascoltare se non in un vago ricordo. Salvatore Della Villa PORTA 20.30-SIPARIO 21.00 Costo Biglietto: Posto unico €10 intero - €8 ridotto per under 30 e over 65 Info e Prenotazioni: Prenotazione telefonica obbligatoria al 3279860420, anche con WhatsApp. I biglietti, una volta prenotati, potranno essere acquistati presso il botteghino del teatro prima di ogni spettacolo. TEATRO COMUNALE DI GALATONE - Via A. Diaz 48 Galatone, centro storico