"La cisterna", spettacolo teatrale a cura di Massimo Zaccaria
Spettacolo teatrale "Restiamo umani" a cura di ultimo teatro Eventi a Lecce
"L' ASSOCIAZIONE (culturale - artistica - ricreativa - no profit - apolitica) "MANOINO" di Porto Cesareo, presenta lo Spettacolo Teatrale sulle morti bianche "LA CISTERNA" a cura di MASSIMO ZACCARIA
Attore narrante Massimo Zaccaria
Molfetta marzo 2008 cinque operai muoiono durante operazioni di manutenzione dentro una cisterna, a causa delle esalazioni tossiche, nel tentativo di soccorrersi uno dopo l'altro.
L' "incidente del Truck Center" da cui prende spunto la rappresentazione teatrale ci pone sempre davanti alla tragica realtà dei fatti, quella che si incarica di ricordarci che questi incidenti, a Molfetta come nel resto d'Italia, non sono una fatalità ma il risultato di sfruttamento, precarietà e assenza di prevenzione sui luoghi di lavoro.
Il fatto. "la Repubblica" martedì 4 marzo 2008.
"Lunedì 3 marzo 2008, Molfetta. Lo zolfo a contatto con l'acqua diventa acido solforico. Nessuno lo sapeva. Doveva essere un'operazione di routine, la pulitura di una cisterna vuota utilizzata per trasportare zolfo. Il grande bidone verde delle Fs cargo chemical poggiato sulla scocca di un camion e posteggiato sotto la tettoia con le testine rotanti e i getti d'acqua a 120 gradi.
È stata strage, alle tre del pomeriggio. La strage del Truck center di Molfetta.
I vapori velenosi usciti dalla cisterna hanno stordito e risucchiato sul fondo Guglielmo Mangano, 43 anni. Il collega Luigi Farinosa, 36 anni. Un giovane camionista, Biagio Sciancalepore, 22 anni, si è attivato un minuto dopo, e un minuto dopo era già morto dentro la cisterna. Stessa fine per Vincenzo Altomare di 63 anni, titolare dell'impresa e Michele Tasca di 19 anni, intossicato che muore qualche giorno dopo in ospedale. Cinque morti. Cinque nuove croci".
Massimo Zaccaria: "...Mi chiedo sempre: perché scelgo questa storia e non un'altra? Mi chiedo qual è il modo giusto, con quale punto di vista la racconto?
Come testimone,come protagonista, come donna, come animale. Ne assumo i suoi occhi. Il corpo poi mi guida. Nella semplicità della storia cerco la mia nudità di uomo.
La verità deve essere detta tutta senza fronzoli..."
Massimo Zaccaria ha iniziato la sua formazione teatrale con ex componenti del Teatro Kismet di Bari: Vittorio Cosentino, Carlo Formigoni e Robert Mc Neer. Negli anni, ha collaborato con piccole compagnie nella provincia di Brindisi. Nel 2003, con il Teatro Steinhof di Ostuni, partecipa al Premio letterario Leonardo Sciascia a Grotte (AG) con lo spettacolo Ninna… nanna, meridione. Nel 2005 scrive e dirige il suo primo racconto sulla vicenda umana e politica di Peppino Impastato, Sangue freddo, arrivando in finale al concorso Festival delle Arti di Bologna. Nel 2006 collabora a Improzzaping, lavoro sui match d'improvvisazioni condotto dal clown canadese Ian Algie. Nel 2007 vince il premio come Giovane talento nel concorso Prova d'attore di Taranto con lo spettacolo Il Minotauro di Friedrich Dürrenmatt. Nel 2008 prende parte allo spettacolo Il criminale (regia di Robert Budina per Nuove produzioni spettacolari). Partecipa a diversi cortometraggi, fra i quali Terra di Giuseppe Convertini, La leggenda di Oria fumosa di Fabrizio Manigrasso (Kamikaze production, Milano) e Tatami di Sergio Angelillo (Apulia Film Commission).
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