Lecce – Ravenna Andata e ritorno: il monologo
Una Proloco deve essere attenta a promuovere il territorio sempre, a prescindere dal mezzo, e questa volta la Proloco di Squinzano ha deciso di proporre un monologo ispirato ad un romanzo scritto da un autore pugliese.
L’evento promosso dalla Proloco di Squinzano in collaborazione con B2 Musica e spettacolo di Michele Blasi, Squinz@nogiovani e Gianfranco Giaccari (fotografo e video Maker), si svolgerà il 18 agosto 2016 alle ore 20,30 presso il “Centro Polifunzionale ex Macello” via Cellino 77 - Squinzano (LE) e ospiterà oltre al monologo, una mostra fotografica curata da “Associazione Fotografica Quinzioinluce”.
Il monologo dal titolo “Lecce-Ravenna Andata e ritorno IL MONOLOGO” è scritto ed interpretato da Andrea Ciminiello, con musiche di Adriano Quarta, liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Maurizio Monte – Edizioni Clandestine 2006
Maurizio Monte, classe ’77, girovago per necessità e per diletto, ha cambiato residenza una dozzina di volte (ma anche di più) nei luoghi più spersi d’Italia.
Ha fatto il cameriere, il fabbro, il parcheggiatore abusivo, il lavamacchine, l’elettricista, il commerciante, l’operaio, l’autotrasportatore, l’impiegato, il gommista, l’amministratore di una società di trasporti. Oggi è benzinaio, domani non si sa.
Nel frattempo ha scritto e pubblicato tre libri oltre ad aver pubblicato racconti ironici e articoli ambientalistici per le più svariate riviste nazionali (fra le quali ELLIN SELAE di Cuneo).
La sua passione per la scrittura ha avuto il suo primo riscontro nel 2006 anno in cui ha pubblicato il romanzo d’esordio LECCE-RAVENNA. ANDATA E RITORNO (Edizioni Clandestine) ", libro frizzante e genuino, incentrato sulla realtà dei nuovi migranti e vincitore del concorso "Opera prima città di Ravenna"
“Saverio proviene da Demenzano, un paesetto dell’estremo sud-est dell’Italia, dove si temprano giovanotti uguali a quelli di trent’anni fa e da secoli latitano le coscienze politiche e sociali.
La mancata stratificazione sociale, cementata dal sopruso di classe legalizzato, costituisce le fondamenta solide su cui nasce e procrea la più dolorosa piaga di Demenzano, l’emigrazione, con cui ben presto il giovane protagonista avrà a che fare.
Parte infatti per Ravenna, dove gli amici importanti gli offrono l’opportunità di lavorare come perito elettrotecnico in un’azienda nuova di zecca ed in forte espansione, al fine di liberarsi dal precariato.
Ha così inizio l’avventura di Saverio, fra lavoro, donne, calcio e crimine, dove l’ironia del caso e dello stile si mescola alla nostalgia di un sud estremo, “nelle ingiustizie, ma anche nella passione, nel dolore, nella felicità”.
Un Sud delle Occasioni, quelle mancate e quelle colte al volo, ugualmente luminose, essenziali, illusorie, gioiose. Un Sud che unisce passato e futuro.”
(da Lecce-Ravenna Andata e ritorno Edizioni Clandestine 2006)