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Domenica, 28 Aprile 2024
Green Nardò

Ampliamento pista Porsche Ntc: allarme di Italia Nostra per i rischi ambientali, sollecitata Regione

“Un ecosistema di particolare pregio con specie botaniche rare incluse nella lista rossa e molto importanti specie animali”, scrivono dall’associazione di ambientalisti, i quali ora chiedono di coinvolgere le comunità locali

 NARDÒ – Italia Nostra contro il piano di ampliamento della pista Porsche Ntc di Nardò. “La notizia, diffusa con grande enfasi, che il progetto industriale Porsche NTC di Nardò prevede opere di compensazione ambientale per 17 milioni di euro realizzando oltre 500 ettari di rimboschimenti, più che sorprendere per l’entità dell’intervento, dovrebbe farci riflettere su quale sia il pregiudizio per l’ambiente per cui si prevede una così grande impegno economico”, scrivono dalla sezione Sud Salento dell’associazione.

L’area interessata dagli interventi del piano, fanno presente gli ambientalisti di Italia Nostra, è una zona di pregio ambientale. Una porzione verde che, come risulta dagli stessi documenti di istituzione e gestione dell’area, vede la presenza di speciali habitat, con foreste di querce e boschi di leccio, quasi del tutto scomparsi nel Salento.

 “Di questo complesso habitat, sempre come risulta dalla documentazione proposta da NTC, si prevede, con le opere di cantiere, lo sradicamento di oltre 400mila metri quadri di foresta (ha 40,5) oltre a più di un milione e mezzo di metri quadri ( ha 165,5) di altre superfici boscate, e a 70.000 metri quadri (ha 7,3) di habitat di steppa, specie prioritaria; pertanto dovremmo chiederci se l’eliminazione di un polmone verde, così ampio ed evoluto nella sua ricchezza ecologica, può essere realmente sostituito da impianti artificiali, con la messa a dimora, come assicura NTC, di giovani piantine forestali della flora autoctona mediterranea, per ricreare l’habitat, che, a nostro avviso, non deve essere alterato”, proseguono da Italia Nostra, nella nota che riporta la firma del presidente, Mario Fiorella.

I membri dell’associazione non si dichiarano contrari all’ammodernamento della pista, ma storcono il naso davanti alla procedura di deroga adottata sulla salvaguardia dell’habitat “in quanto riteniamo che l’intervento potrebbe realizzarsi senza intaccare la vegetazione protetta e con minor consumo di suolo”. La Sezione Sud Salento di Italia Nostra chiede alla Regione di sospendere l’efficacia della delibera di Giunta con cui è stato approvato l’accordo di programma e attivare un confronto per approfondire problematiche e alternative dell’intervento. Auspica inoltre un confronto con le comunità locali. “La riunione della Commissione Ambiente della Regione Puglia in programma l’8 novembre, convocata su richiesta del Consigliere Cristian Casili ed allargata ai componenti delle Commissioni Attività produttive e Agricoltura, potrebbe costituire un primo momento di riscontro anche alle istanze provenienti dal territorio”, concludono.

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