rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Nella coalizione progressista

Il M5S in campo con Salvemini: “La nostra è una scelta di responsabilità”

Gli esponenti del movimento, dai parlamentari al consigliere comunale uscente, hanno spiegato le ragioni politiche e programmatiche della convergenza sul sindaco uscente in corsa per la riconferma

LECCE – Una scelta di responsabilità, per orientare le scelte del governo cittadino e per evitare alla città quello che è stato definito un salto nel passato di oltre venti anni, con riferimento alla candidatura di Adriana Poli Bortone per la coalizione di centrodestra. Anzi, per il M5S, di destra.

I pentastellati hanno annunciato questa mattina in conferenza stampa la loro convergenza nella coalizione progressista e civica a sostegno di Carlo Salvemini, sindaco uscente e in corsa per la riconferma. Erano presenti tutti i livelli del Movimento: dai parlamentari ai rappresentanti dei giovani, C’era anche il vice presidente del Consiglio regionale, Cristian Casili, che ha citato l’esempio della legge votata ieri in difesa della natura pubblica di Acquedotto Pugliese come esempio di obiettivi importanti che si possono raggiungere in un’ottica di maggioranza. 

È chiaro che all’alleanza a livello regionale deve corrispondere coerenza nei territori. Va in questa direzione anche la scelta di inserire un proprio candidato nella lista della coalizione progressista per quanto riguarda le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale (il 16 aprile sono chiamati al voto tutti gli amministratori dei Comuni salentini): l’esponente del movimento indicato è Antonio Tramacere, consigliere ad Aradeo.

Per quanto riguarda le amminsitrative leccese, il deputato Leonardo Donno, che è anche coordinatore regionale del M5S, si è incaricato di illustrare il percorso di convergenza: “Abbiamo lavorato in questi anni e in questi mesi dall’opposizione sui temi che riteniamo importanti per la città, ma sappiamo che per realizzare il nostro programma e fare l’interesse dei cittadini bisogna governare e stare in maggioranza. Abbiamo sottoposto al sindaco alcuni punti, soprattutto relativi alla transizione ecologica, alla trasparenza, alla buona amministrazione. Noi siamo rimasti coerentemente all’opposizione perché non abbiamo condiviso delle scelte, ma con Salvemini abbiamo trovato un’intesa sulle cose da fare e siamo pronti a raccogliere questa sfida perché le partite che ci saranno di qui in avanti, a tutti i livelli, richiedono l’impegno di tutti e un senso di responsabilità che noi sentiamo forte”.

I temi sui quali si è sostanziato l’accordo sono una rigorosa attuazione del Piano del verde e dello sviluppo della zone costiere per quanto riguarda le attività agroalimentari; una pianificazione della mobilità cittadina con la condivisione dei comuni dell’hinterland; un’attenzione particolare alla manutenzione ordinaria, la realizzazione di servizi igienici pubblici; l’eliminazione degli affidamenti diretti e una maggiore rotazione di incarichi, come anche una verifica puntuale dell’esecuzione delle opere pubbliche.

I pentastellati sono pronti quindi a mettere in campo la loro lista: nel 2017 e nel 2019, correndo in solitaria, il movimento raggiunse il 5 percento nella prima occasione e il 4,5 nella seconda, eleggendo nell’assise cittadina i candidati sindaco Fabio Valente e Arturo Baglivo. Quest’ultimo, consigliere uscente, sarà ancora tra i candidati.

La presenza inattesa di Siculella

Da segnalare, pochi minuti dopo l’inizio della conferenza, l’ingresso nella sala della Mediateca delle Officine Cantelmo di Alberto Siculella, l’iscritto al Movimento che ieri ha confermato pubblicamente di candidarsi alla testa di una lista, al di fuori degli schieramenti e quindi autonomamente dal M5S. Il diretto interessato ha spiegato così la sua presenza inattesa: “Sono venuto qui per ascoltare, stanno facendo una scelta, con serietà come sempre hanno fatto. Io porto avanti una questione civica, trasversale per idee e competenze. Abbiamo avvicinato molti cittadini che vengono dal mondo del vero ecologismo, stiamo parlando con professionisti che propongono una digitalizzazione in chiave di semplificazione, dialoghiamo con sensibilità varie che finora non hanno trovato espressione”.

E a che gli chiedeva se la sua presenza non fosse una provocazione, una sfida alla linea ufficiale, ha risposto: “Io sono qui perché è la mia famiglia. Politicamente sono nato e cresciuto qui, rispetto qualsiasi scelta e resto nel campo giusto, se parliamo di visioni. Può succedere che ci sia una divergenza, io credo che la città abbia bisogno di riconoscersi in qualcosa di innovativo e anche una minoranza può portare avanti un’idea”.

Certo è che la sua candidatura in solitaria non è piaciuta ai dirigenti. Iunio Valerio Romano, senatore dal 2018 al 2022, ha rimarcato la scelta: “Il Movimento è qui, che ci siano iscritti che hanno fatto altre scelte è una cosa che si commenta da sola. Si va per obiettivi: è chiaro che la maturità politica vuole che se tu hai come obiettivo il governo del territorio, devi dialogare perché nessuno basta a se stesso. Noi siamo trasparenti, il M5S gioca con convinzione la sua partita, non con un piede in due staffe”.

LeccePrima è anche su Whatsapp. Seguici sul nostro canale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il M5S in campo con Salvemini: “La nostra è una scelta di responsabilità”

LeccePrima è in caricamento