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Domenica, 28 Aprile 2024
Paragonato con il caso di Inguscio

Nuovo polverone a Palazzo Carafa: un sms su bando case popolari, minoranza chiede dimissioni

Dopo l’abbandono dell’aula per la vicenda del post dell’assessore De Matteis, oggi l’opposizione è tornata alla carica attaccando l’amministrazione Salvemini. Si invocano le dimissioni anche per l’assessore che avrebbe fatto circolare un avviso sul prossimo bando per gli alloggi

LECCE – In principio, di consiglio comunale, c’è stata la presa di posizione con la domanda di attualità con la quale Adriana Poli Portone, dagli scranni dell’opposizione, ha chiesto al sindaco Carlo Salvemini quali provvedimenti intendesse prendere in merito alla polemica social generata da un commento dell’assessore alla Mobilità, Marco De Matteis, inserito sulla sua stessa pagina facebook e con il quale, in risposta a tematiche sulla città e sulle piste ciclabili, aveva rivolto considerazioni non proprio “leggere” sul possibile ritorno del centrodestra alla guida della città, per volontà dei cittadini, nella scadenza elettorale del 2024.

Dopo la replica del primo cittadino, che non ha inteso adottare alcun provvedimento nei confronti dell’intervento politico del componente della sua giunta, la decisione dei gruppi della minoranza (ad eccezione dei consiglieri Giorgio Pala e Arturo Baglivo) è stata quella di abbandonare l’aula, rinunciando a discutere mozioni e interpellanze che erano state inserite all’ordine del giorno.

Oggi gli stessi consiglieri del centrodestra leccese hanno rincarato la dose, sollevando il nuovo polverone mediatico e politico, veicolato anche tramite post e video. E dal disappunto per quanto avvenuto nel corso dei lavori dell’assise, si è passati anche alla richiesta esplicita delle dimissioni dell’assessore comunale che, tramite un avviso con messaggio sui contatti telefonici, avrebbe reso noto la decisione dell’imminente uscita del bando pubblico per le case popolari.

Un nuovo terreno minato e di scontro dal sapore pre-elettorale ad un anno dalla contesa per le amministrative e sul quale il centrodestra, con la stessa senatrice Poli Bortone e con Andrea Guido, ha rievocato quanto accaduto per una situazione ritenuta analoga all’allora assessore Lucio Inguscio costretto a dimettersi, nel 2011, dopo aver avvertito i cittadini dell’imminente pubblicazione del bando per l’assegnazione delle case popolari, offrendo la possibilità di assistenza nella compilazione delle domande, e sul quale si scagliarono le accuse del centrosinistra (qui l'articolo su quel messaggio cui seguirono le dimissioni; recitava, testualmente: "Se amici o parenti interessati, è imminente bando case popolari. Ti aspetto per un saluto in via Acclavio 18 ore 16-18 vicino Chiesa San Bernardino Realino. Lucio").            

Il messaggio incriminato

Il mittente e l’autore del messaggio non sono stati esplicitati, ma non è difficile capire che l’inoltro possa essere arrivato da qualche assessore o consigliere organico alla giunta e alla maggioranza di Palazzo Carafa  e del sindaco Salvemini. E la polemica si riverbera in poche ore.

“Buongiorno, vi informo che l’ufficio sta predisponendo il nuovo bando per le case popolari. La giunta comunale ha approvato la delibera, e ha avviato l’iter amministrativo. Vi informerò puntualmente. Buona settimana”, il testo del messaggio che i consiglieri del centrodestra hanno reso noto, chiedendo anche in questo caso l’intervento estremo del primo cittadino teso ad estromettere l’assessore dal suo incarico.

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Il messaggio impersonale è apparso come una sorta di avviso ai naviganti, di quelli che spesso gli amministratori fanno girare per le vie brevi ai loro contatti o ai cittadini che chiedono reiteratamente informazioni su procedure e bandi pubblici. E nel testo si anticipa quanto già per altro deliberato dalla giunta comunale, e si annuncia la prossima uscita dell’avviso pubblico.

Un’ulteriore azione “sconveniente” secondo i gruppi consiliari dell’opposizione legati al centrodestra, e con le solite eccezioni anche oggi di Pala e del M5S.

Meno tollerante invece il giudizio del consigliere Andrea Guido che non ha lesinato l’ulteriore attacco all’amministrazione del sindaco Salvemini parlando sostanzialmente di due situazioni analoghe, ma sulle quali sarebbero stati praticati e adottati due pesi e due misure.                    

“Nel 2011, quando l’assessore Inguscio avvertì i cittadini dell’imminente pubblicazione del bando per l’assegnazione delle case popolari e offrì la possibilità di assistenza nella compilazione delle domande fu Carlo Salvemini, a capo dell’opposizione, a chiederne le dimissioni a gran voce, gridando allo scandalo” ha accusato  Guido, “e Inguscio presentò le sue dimissioni nelle ore successive e il sindaco di allora, Paolo Perrone, le accettò immediatamente”.

Oggi secondo il consigliere di Fratelli d’Italia la storia si sarebbe ripetuta, ma con una differenza sostanziale: il sindaco Salvemini, secondo la minoranza, a ruoli invertiti non intenderebbe prendere alcun provvedimento nei confronti dell’assessore della sua giunta caduto “nello stesso errore” di Inguscio.

“Se così fosse, se così andasse a finire, questa sarebbe l’ennesima dimostrazione di totale mancanza di coerenza da parte dello stesso sindaco” chiosa Guido, “un ulteriore insulto all’intelligenza e alla buona fede dei cittadini leccesi che stanno imparando giorno dopo giorno a conoscere il vero volto di questa amministrazione comunale. Sulla vicenda che riguarda gli infelici e calunniosi commenti dell’assessore al traffico, invece, stendo solamente un pietoso velo e ricordo a tutti che appena un paio d’anni fa sono stato denunciato per diffamazione dallo stesso sindaco e da un suo assessore per delle mie pubbliche affermazioni che, a confronto di quelle di De Matteis, parrebbero dei complimenti più che accuse diffamatorie”.

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