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Lunedì, 29 Aprile 2024
A confronto per un'ora

Salvemini rivendica il suo percorso: dai nodi della mobilità all’orizzonte del Pug

Consueta conferenza di fine anno del sindaco: parcheggi, piste ciclabili e trasporti al centro dell’incontro, con qualche incursione in previsione delle elezioni amministrative di giugno

LECCE – Conferenza di fine d’anno, ma non di fine consiliatura per il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, che nei cinque mesi circa ancora a disposizione prima delle elezioni amministrative conta di portare all’approvazione del consiglio comunale alcuni strumenti di pianificazione strategici per il futuro della città, a partire dal nuovo Piano urbanistico generale.

Il primo cittadino ha risposto alle domande dei cronisti, quasi tutte incentrate sulle questioni della vita cittadina con qualche incursione sul terreno propriamente politico ed elettorale.

Piste ciclabili e parcheggi

Il tema della mobilità è stato sicuramente prioritario, considerata anche la frequenza nel dibattito giornaliero delle polemiche (amplificate sui social) relative alla ciclabilità. Salvemini ha non solo difeso, ma anche rivendicato il percorso intrapreso, a partire dal tentativo di ricucire in un sistema coerente le piste ciclabili realizzate qua e là dalle amministrazioni precedenti, fino al progetto di collegamento ciclabile tra tutte le sedi universitarie della città, compreso il campus Ecotekne.

Il sindaco ha poi aggiunto: “Spesso si attribuisce alla mia amministrazione una sorta di ossessione per la ciclabilità. Io voglio dire chiaramente che l’infrastrutturazione per le bici è finalizzata alla sicurezza di chi le usa, al fine di ridurre l’incidentalità che purtroppo è talvolta anche sinonimo di mortalità. Le ciclabili sono standard urbanistici equivalenti ai marciapiedi, a nessuno verrebbe in mente di mettere in discussione i marciapiedi perché nel corso della giornata li usano in pochi”.

Per quanto riguarda i parcheggi, Salvemini ha ricordato che al suo insediamento e fino al 2021, la città era priva di posti auto sotto il livello stradale, mentre oggi è operativo il Parkejoo in viale De Pietro (600 posti) e procede a buon ritmo il cantiere dell’ex Tito Schipa che presume possa essere ultimato durante il prossimo anno, aggiungendo quindi 450 posti auto nel cuore della città. Qui il primo cittadino non si è intestato la realizzazione opere, trattandosi di iniziative private o avviate con lo strumento del project financing, ma ha ricordato il lavoro fatto per agevolare queste iniziative, soprattutto nel caso dell'ex Tito Schipa il cui iter è rimasto a lungo incagliato in contenziosi e ritardi.

Relativamente alla disponibilità di aree di sosta, Salvemini ha anche ricordato l'importanza del progetto, ammesso a finanziamento nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo, di un nodo per i trasporti nell’ex Foro Boario, con la previsione di un parcheggio da circa mille posti. Il sindaco ha quindi confermato che, dopo l’approvazione del piano economico e finanziario di Sgm – che ora è una società interamente pubblica – verranno introdotti piccoli mezzi elettrici per agevolare il trasporto soprattutto degli anziani tra piazza Mazzini e porta Rudiae.

Il nodo del personale

Sempre sulla questione mobilità, un paio di domande hanno insistito sul ruolo della polizia locale, in base alla percezione di una scarsa presenza nelle situazioni di traffico. Salvemini ha risposto con una constatazione: “Nell’ultima seduta di giunta abbiamo approvato il fabbisogno del personale: il Comune di Lecce ha 282 posti scoperti nonostante le 50 assunzioni che abbiamo fatto, tra mobilità e concorsi, per cercare di ridurre il gap. Siamo in una situazione di sofferenza, non lo nascondo: il corpo della polizia locale è oggi composto da 92 unità che devono garantire su più turni tutti i servizi previsti. È complicato, avremmo bisogno del doppio del personale considerando che il nostro territorio è di 240 chilometri quadrati, più grande di quello di Milano, tanto per capirci. La mia non è una dichiarazione di resa, ma è la realtà con la quale facciamo i conti. Certo, se ci aiutassimo tutti rispettando le regole, faremmo meno fatica. Noto pure che su questo argomento da una parte c’è chi lamenta l’assenza della polizia locale, dall’altra c’è chi ci rimprovera un’eccessiva presenza sanzionatoria. A parte il fatto che il gettito da sanzione è inferiore alla media di città simili alla nostra, io sarei felicissimo se fosse zero perché vorrebbe dire che non ci sono comportamenti scorretti lungo le strade”.

San Cataldo: obiettivo Bandiera Blu

All’ordine del giorno della conferenza anche la questione delle marine. Nello specifico è stato chiesto al sindaco se è fiducioso rispetto alla possibilità che a San Cataldo sia assegnata la Bandiera Blu, riconoscimento per il quale l’amministrazione ha proposto la candidatura: “Fino a qualche anno fa nessuno pensava che Lecce fosse città di mare. Noi ci siamo incaricati di dare centralità al paesaggio naturale di enorme pregio di cui non conoscevamo valore e ricchezza. Lecce, ricordo, ha una costa lunga tre volte quella di Riccione. Arrivare al dossier di candidatura non è scontato perché già in partenza bisogna garantire risultati: faccio presente che abbiamo esteso alle marine la raccolta porta a porta per tutte le utenze, eliminando i cassonetti e riducendo il fenomeno incivile dell’abbandono dei rifiuti. Tre progetti relativi al lungomare, dalla rotonda fino alla darsena, sono stati già finanziati”.

Sul piano propriamente politico, Salvemini si è detto impegnato nella ricerca di un accordo con il M5S che, ha ricordato, è parte integrante della maggioranza in Regione e in molte altre città, e non si è mostrato disorientato dall’ipotesi di un terzo polo pronto a presentare una propria autonoma candidatura: per il sindaco la convergenza sui grandi temi del futuro della città è possibile.

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