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Liguori ai tifosi: "Restiamo uniti, il nostro traguardo non è solo la B"

Appello del vice presidente dell'Us Lecce. Il pareggio con il Monopoli ha destato critiche e perplessità in molti sostenitori giallorossi

LECCE – Il vice presidente del Lecce, Corrado Liguori, coglie l’occasione della vigilia di Natale per inserire sulla sua pagina facebook un augurio a tutti i tifosi giallorossi non senza accennare ad alcune considerazioni sul campionato disputato fino ad oggi dalla squadra di Pasquale Padalino.

Il pareggio per 3 a 3, giovedì scorso, in casa contro il Monopoli, da una parte ha sancito il sorpasso da parte del Matera che si è portato, da solo, in testa alla classifica con due lunghezze di vantaggio sui salentini e sulla Juve Stabia; dall’altra ha provocato una serie di perplessità tra i sostenitori, a partire dalla tenuta difensiva soprattutto per quanto riguarda il ruolo del portiere, Gomis, e l’affidabilità dei centrali, Giosa e Cosenza.

Liguori, dopo aver letto le tante opinioni espresse al riguardo, parte dall’esempio del francese Doumbia, ricordando come per buona parte di stagione sia stato criticato dal pubblico che invece giovedì e ancora prima con la Paganese gli ha tributato un lungo applauso: “E’ rimasto a Lecce solo grazie ad una scelta del mister, della direzione sportiva e della proprietà quando quasi tutti dicevano il contrario”.

Il vice presidente fa una premessa: il punto di partenza per tutti è quello dell’amore verso i colori giallorossi: “Io sono abituato al rispetto delle opinioni altrui, a maggior ragione in questo caso dove il minimo comun denominatore è l'amore per i nostri colori, l’amore per la nostra maglia. Ed in nome di questo amore ognuno cerca di dare il suo personale contributo. In tutte le cose però, c'è chi è deputato a fare delle scelte e queste toccano a noi”.

Liguori insiste sul concetto: “L'unica cosa certa è che queste scelte, giuste o sbagliate che appaiano, hanno come sottostante lo stesso amore che provate voi. Un amore talmente forte da portarci, per rispetto della maglia, dei colori, della città e della nostra (di tutti) onorabilità, a rilevare la società. Sarebbe stato più semplice farla fallire, azzerare tutto e ripartire da giù, da pantani ancora più inguardabili. Ma no, il Lecce mio, il Lecce nostro quest'onta non la doveva subire, ne ha già subite altre”.

Il dirigente del sodalizio leccese, infine, rivolge un invito alla compattezza, rassicurando sul fatto che l’obiettivo del club va ben oltre la militanza nella cadetteria: “Ed eccoci qua a combattere per il traguardo più ambito, quello di riportare i nostri colori nel calcio che gli compete, che non è la B. Per far questo occorre un'attenta programmazione, un'oculata gestione e la collaborazione da parte di tutti. La risposta dei tifosi è stata spettacolare e continua ad esserlo, noi ci metteremo tutto noi stessi, così come il mister, tutto lo staff tecnico, la direzione sportiva , i calciatori e tutti coloro che collaborano con noi, per raggiungere l'obiettivo nel minor tempo possibile. Ma restiamo uniti. Siamo secondi in classifica ad appena due punti dal tanto osannato Matera”.

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