Girone d’andata e mercato: il punto di Corvino e la replica alle critiche

LECCE – La presentazione alla stampa di Santiago Pierotti, esterno offensivo argentino (con passaporto italiano) acquistato dal Lecce a titolo definitivo, è stata seguita da un approfondimento di Pantaleo Corvino sui risultati della squadra nel girone di andata e sulle prospettive della sessione di calciomercato che si chiuderà a fine mese (qui l'articolo sulla presentazione).

Il direttore dell’area tecnica del club ha, come spesso avviene in circostanze simili, fatto una premessa di contesto che si può sintetizzare senza timore di smentite come il tentativo di riportare un po' tutti con i piedi per terra e di rintuzzare quelle critiche che, giornata dopo giornata, si stanno facendo più insistenti. I malumori hanno a che fare soprattutto con la scarsa confidenza con la vittoria, una negli ultimi 15 turni e nessuna in trasferrta in tutta la stagione fin qui disputata.

Il succo del discorso è che il Lecce è una società per dimensioni economiche paragonabile solo al Frosinone, mentre tutte le altre agiscono su economie di scala più grandi: da quelle che hanno, tanto per citare una voce importante di costo, un monte ingaggi da 30-40 milioni di euro a quelle che arrivano anche al triplo. Inquadrata così la questione “il fatto di non essersi mai ritrovati finora tra le ultime tre squadre non è normale, come a qualcuno può sembrare” ha detto il direttore.

Corvino ha ricordato che negli scontri diretti la squadra ha avuto finora un ruolino di marcia di tutto rispetto e, dall’altra parte, ha fatto notare che il digiuno di vittorie in trasferta è dipeso anche dal livello degli avversari incontrati lontano dal Via del Mare: sono state citate, nell’ordine di calendario, Fiorentina, Juventus, Roma, Inter, Atalanta, Lazio, sottolineando che nessuna di queste squadre ha mai surclassato il Lecce (nel primo caso i giallorossi hanno anche conquistato un punto). Il direttore ha quindi aggiunto che i pareggi conquistati in casa di Monza, Udinese, Verona ed Empoli non sono stati risultati banali.

Il responsabile dell’area tecnica ha fatto presente che l'unica volta in cui la squadra ha perso nettamente è stata contro il Napoli (4 a 0 in casa). In questo caso la sua la spiegazione è che la goleada subita sia stata agevolata dalla scelta di D’Aversa di sbilanciare in avanti lo schieramento (al 26’ del secondo tempo, sul 2 a 0 per gli ospiti, l’allenatore inserì Piccoli per Strefezza).

Per quanto riguarda la sessione di mercato in corso, Corvino ha confermato un forte interesse per il francese Pierret (centrocampista), non ha smentito di avere una certa attenzione per l’olandese De Wit (centrocampista con attitudini offensive). Sollecitato anche sull’opportunità di tesserare un difensore centrale, il direttore ha risposto che non si tratta di una necessità stringente, ma che di certo lui e Trinchera sapranno cogliere l’opportunità qualora si presentasse. Non solo: ha invitato addetti lavori e tifosi a segnare il nome di Sebastian Esposito, il 18enne che un mese addietro il Lecce ha prelevato dal Melbourne City.

Sul versante delle possibili operazioni in uscita – tema di una domanda posta con particolare riferimento a Strefezza - sia Corvino sia il direttore sportivo Stefano Trinchera hanno dichiarato che non ci sono calciatori incedibili, a meno che non siano assoluti protagonisti convinti di rimanere in giallorosso. “Abbiamo il dovere di alzare l’asticella in un campionato così competitivo – ha detto il ds – ed è comprensibile che qualcuno possa ambire a una piazza dove sentirsi sicuro protagonista”. La traduzione è che se per Strefezza dovesse arrivare un’offerta che la società valuta adeguata, la volontà del calciatore farebbe la differenza, senza rimpianti.