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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Il Lecce non sfigura contro la capolista, ma l’Inter vince con un gol per tempo

Bisseck prima colpisce la traversa, poi va a segno di testa. Strefezza fallisce una ghiotta occasione per chiudere la prima frazione sul pari. Nella ripresa un’invenzione di Arnautovic manda in porta Barella. Espulso Banda per proteste

LECCE – L’Inter vince 2 a 0 contro il Lecce che era in serie positiva da cinque turni: in gol Bisseck al 43’ e Barella al 78' al termine di una partita dalla quale i salentini escono con l'onore delle armi e anche con qualche recriminazione.

Va detto subito che la marcatura dei padroni di casa è scaturita da una punizione sulla trequarti per un tocco col braccio sinistro di Gonzalez sanzionato dall'arbitro Marcenaro nonostante il pallone fosse carambolato dal fianco al braccio, tenuto comunque vicino al corpo in una fase dinamica di contrasto con l'avversario.

Primo tempo

L’inizio del match non manca di spunti: al 3’ Mkhitaryan in allungo anticipa l’uscita di Falcone e poi vola sul fondo del campo, protestando per un presunto contatto. L’arbitro non interviene e il Var Maggioni, dà ragione al direttore di gara.

Il Lecce si fa vedere al 9' con un bel tiro di Gonzalez, indirizzato verso il primo palo, ma Sommer è attento nella respinta. Istintiva l’opposizione di Falcone su una conclusione di Arnautovic indirizzata nello specchio della porta. L’Inter sfiora il vantaggio al 22’ quando l'attaccante austriaco, a pochi metri dalla linea di porta, spedisce la sfera al lato. Al 26’ Gonzalez se la prende con Banda: sul cross di Oudin l’esterno colpisce di testa, senza trovare il giusto impatto on il pallone, mentre il centrocampista, appostato dietro il compagno, si stava preparando al controllo.

Prima dell'intervallo i salentini hanno un’ottima opportunità con Strefezza per raggiungere la parità, ma il tentativo ravvicinato con il piede sinistro del capitano, servito a centro area da Gallo, termina oltre la traversa.

Secondo tempo

Nella ripresa la squadra giallorossa, con Kaba al posto di Gonzalez (che era stato ammonito abbastanza gratuitamente al 16'), ha avanzato il suo baricentro vedendosi accordato anche un calcio di rigore, poi revocato. Il gomito sinistro di Carlos Augusto interrompe la traiettoria del tiro di Gendrey e il direttore di gara non ha dubbi nell'indicare il dischetto. Il Var Maggioni lo richiama al monitor e Marcenaro, viste le immagine, torna sui propri passi. In questo caso la decisione finale ci può stare considerata la dinamica dell'azione, ma il metro di misura adottato è chiaramente diverso da quello utilizzato con Gonzalez: la differenza sta nell'intervento del Var (trattandosi della concessione di un rigore, Maggioni può farlo, come da protocollo) che ha portato Marcenaro a rivedere la valutazione iniziale.

Il Lecce ha insistito, gestendo con buona lucidità e personalità una fase di gara nella quale l'Inter aveva iniziato a palesare segnali di stanchezza (i 120 minuti di Coppa Italia con il Bologna si sono fatti sentire) e in un paio di circostanze ha impensierito Sommer: qualcosa di più avrebbe potuto fare Rafia quando, al 70', ha colpito di testa centralmente senza avere alcuna opposizione. Con l'ingresso del tunisino, Tarozzi, che ha sostituto lo squalificato D'Aversa, ha disposto la squadra con il sistema 4-2-3-1 il cui terminale offensivo, dal 73', è diventato Krstovic, entrato al posto di Piccoli.

I nerazzurri, con Asslani al posto di Calhanoglu dal 75', hanno però trovato il raddoppio al minuto 78 grazie a un’invenzione di Arnautovic che, di tacco, ha letteralmente messo Barella davanti a Falcone. Con l’espulsione di Banda per proteste all’83’ (per aver mandato l'arbitro a quel paese) il Lecce ha tirato i remi in barca (in campo, per gli ultimi minuti, anche Venuti e Sansone per Gendrey e Oudin), mentre Falcone è salito sugli scudi con tre interventi provvidenziali nel giro di tre minuti negando la gioia del gol a Pavard, Asllan e Acerbi.

In ragione dei risultati maturati sugli altri campi, il vantaggio del Lecce sulla terzultima piazza è di sette punti (era di otto, alla vigilia). A Bergamo, nel prossimo turno, oltre all'esterno offensivo zambiano mancherà anche Pongracic che era diffidato ed è stato ammonito. 

Si ferma con l'Inter la serie positiva del Lecce (foto A.Scuro)

Il tabellino di Inter-Lecce 2 a 0

INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella (cap.) (88' Frattesi), Calhanoglu (75’ Asllani), Mkhitaryan (88’ Klaassen),, Carlos Augusto (84’ Pavard); Arnautovic, Thuram (84’ Sanchez). A disposizione: Di Gennaro, Audero, Sensi, De Vrij, Frattesi, Agoume, Motta, Stabile, Sarr. Allenatore: S.Inzaghi

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey (86’ Venuti), Pongracic, Baschirotto, Gallo; Gonzalez (46’ Kaba), Ramadani, Oudin (86’ Sansone); Strefezza (cap.) (64’ Rafia), Piccoli (73’ Krstovic), Banda. A disposizione: Brancolini, Samooja, Dorgu, Berisha, Listkowski, Smajlovic, Blin, Touba. Allenatore: Tarozzi

Marcatori: 43’ Bisseck, 78’ Barella

Espulso: 83’ Banda

Ammoniti: 16’ Gonzalez, 30’ Calhanoglu, 64’ Piccoli, 74’ Pongracic

Arbitro: Marcenaro; assistenti: Rossi e Cipriani; quarto ufficiale: Tremolada

Var: Maggioni; assistente Var: Valeri

La 17esima giornata

Risultati: Sassuolo-Genoa 1 a 2; Empoli-Lazio 0 a 2; Monza-Fiorentina 0 a 1; Salernitana-Milan 2 a 2; Frosinone-Juventus 1 a 2; Bologna-Atalanta 1 a 0; Torino-Udinese 1 a 1; Verona-Cagliari 2 a 0; Inter-Lecce 2 a 0; Roma-Napoli 2 a 0.

Classifica: Inter 44; Juventus 40; Milan 33; Bologna 31; Fiorentina 30; Roma 28; Napoli 27; Atalanta 26; Lazio e Torino 24; Monza 21; Lecce 20; Genoa e Frosinone 19; Sassuolo 16; Verona e Udinese 14; Cagliari 13; Empoli 12; Salernitana 9.

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