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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Lecce attento e autorevole per un tempo, poi la Juventus rompe l’equilibrio e dilaga

Nella prima frazione giallorossi quasi perfetti. La partita si decide nella ripresa: doppietta di Vlahovic e terzo gol di Bremer. Krstovic non gradisce la sostituzione. Giornata non felice per Falcone, decisive due sue incertezze

LECCE – Il 3 a 0 a favore della Juventus non lascia spazio a recriminazioni, ma il primo tempo della squadra di D’Aversa aveva lasciato la sensazione che un risultato positivo fosse possibile.

Ben messo in campo, attento nelle chiusure, capace anche di tessere giocate interessanti, il Lecce ha ribattuto colpo su colpo, ha fatto possesso, ha mancato qualche buona opportunità. Al minuto 11 i bianconeri si sono trovati a pochi centimetri dal vantaggio, ma Krstovic ha respinto sulla linea un colpo di testa di McKennie. Per il resto Falcone non ha corso seri pericoli.

L’equilibrio è stato rotto da Vlahovic al 59’ con una conclusione al volo, nemmeno pulita, e poi per i bianconeri è stato più facile gestire la partita nella direzione voluta da Allegri che non si vergogna certo a far giocare di rimessa la sua squadra. Dieci minuti dopo l’attaccante ha segnato il secondo gol e al minuto 85’ Bremer ha chiuso i giochi con uno stacco imperioso di testa.

Le incertezze di Falcone

Non è stata una giornata felice per Falcone che sulle prime due marcature ha delle responsabilità. Non da manuale la sua respinta su tiro di Yldiz, dopo la quale Cambiaso ho messo al centro un ottimo pallone per Vlahovic (libero di concludere con Gallo, che è il difensore più vicino, troppo schiacciato verso la porta). I

In occasione del raddoppio, poi, il portiere avrebbe potuto tentare l’uscita sul cross di Kostic e invece per McKennie è stato un gioco da ragazzi colpire di testa: se Vlahovic non l'avesse toccata con la suola della scarpa, la palla sarebbe andata in porta comunque.

A Vlahovic manca un giallo

Da segnalare anche un errore non banale dell’arbitro Doveri che nel primo tempo ha graziato Vlahovic per un fallo su Pongracic, colpito al volto: lo juventino avrebbe meritato sicuramente il cartellino giallo.

Per il Lecce quella di oggi è la seconda sconfitta più pesante della stagione, dopo il 4 a 0 a opera del Napoli. La squadra salentina non ha saputo reagire allo svantaggio, né le sostituzioni ordinate da D’Aversa hanno prodotto buoni frutti: gli ingressi di Pierotti per Oudin al 65’ e di Sansone per Almqvist al 72’ hanno fatto capire che Strefezza è praticamente fuori dai radar.

Poche idee in mezzo al campo

C’è un problema a centrocampo, dove il solo Kaba è sembrato poter reggere certi duelli sia dal punto di vista fisico sia da quello tecnico. Ramadani non ha demeritato in fase di interdizione, ma la sua partecipazione alla costruzione si limita a giocate per vie orizzontali. Gonzalez, dopo una prima frazione niente male, nel secondo tempo è completamente sparito e, infatti, è stato il primo a essere richiamato in panchina. L’auspicio è che nei dieci giorni che restano di finestra di mercato, possa esserci quell’operazione in entrata che alzi davvero l’asticella della qualità e dell’intensità.

Non è stato un gran segnale nemmeno il nervosismo manifestato da Krstovic al momento della sua sostituzione: con la squadra sotto di due gol, il montenegrino probabilmente si aspettava di essere affiancato da forze fresche, non rimpiazzato. Uno sfogo che, dato il momento della partita ma anche il suo in generale (non segna da una vita), può pure essere dimenticato in fretta, ma non è stato un bel siparietto la sua uscita dal campo seguita dal lancio di una bottiglietta d’acqua.

Alla fine tutti sotto la Curva Nord

La gelida serata del Via del Mare si è conclusa con la squadra richiamata sotto la Curva Nord: i cori dei tifosi sono stati di incoraggiamento, ma con il sapore di una sferzata. Non era la partita con la Juventus, probabilmente, quella giusta per ritrovare i tre punti (una sola vittoria, con il Frosinone, nelle ultime sedici uscite), ma già dalla prossima è necessario mandare un segnale: è vero che negli ultimi cinque turni il Lecce ha affrontato Inter, Atalanta, Lazio e Juventus, ma la classifica non fa figli e figliastri.

I giallorossi hanno sempre quattro punti di vantaggio sulla terzultima, il Verona, e domenica saranno impegnati a Genova, contro la squadra di Gilardino che oggi ha vinto a Salerno.

Una sconfitta netta: la Juve ne fa tre (foto Chilla)

Il tabellino di Lecce-Juventus 0 a 3

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Gallo (65’ Dorgu); Kaba, Ramadani, Gonzalez (60’ Blin); Almqvist (72’ Sansone), Krstovic (72’ Piccoli), Oudin (65’ Pierotti). Allenatore: D’Aversa

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cambiaso (80’ Alex Sandro), McKennie, Locatelli, Miretti (57’ Weah), Kostic (74’ Iling-Junior); Vlahovic, Yldiz (74’ Milik). Allenatore: Allegri

Marcatori: 59’ e 69’ Vlahovic, 85’ Bremer

Ammoniti: 22’ McKennie, 89' Kaba

Arbitro: Doveri; assistenti: Berti e Ricci; quarto ufficiale: Perenzoni

Var: Valeri; assistente Var: Abisso

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