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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Un girone da protagonista. Il Lecce di Padalino e Meluso vede lo sprint

Una squadra quasi del tutto rinnovata, il peso psicologico di promozione sfumate in extremis. Non era facile avviare un nuovo ciclo, ma il club salentino ci sta riuscendo

LECCE – Con 39 punti, frutto di undici vittorie e sei pareggi (due le sconfitte, secondo miglior attacco e seconda miglior difesa), il Lecce ha chiuso il girone di andata del suo quinto campionato di Lega Pro al primo posto, in condivisione con il Matera che con una migliore differenza reti (27 contro 17) si aggiudica il titolo morale di “campione di inverno”.

Per il club salentino il bilancio non può che essere ampiamente positivo. Un giudizio che, però, va integrato con la consapevolezza della necessità di un paio di interventi sul mercato per rafforzare ulteriormente la competitività dell’organico in relazione all’obiettivo della promozione diretta, evitando così i play off che quest’anno saranno – per la formula scelta – più ingarbugliati e difficili che mai.

Il sodalizio del presidente Tundo, con grande schiettezza, alla luce di una modalità trasparente di comunicazione con una piazza esigente e allo stesso tempo estenuata dalle vicende delle ultime stagioni, ha dichiarato di puntare al salto di categoria nell’arco di un biennio, con la speranza di centrare il colpo già nei prossimi mesi. 

In fondo questo è il primo campionato in cui la compagine societaria subentrata alla famiglia Tesoro formalmente solo poco più di un anno addietro (ma con piena gestione operativa dal giugno 2015) ha avuto il tempo di programmare con lucidità tutte le mosse e i risultati sono incoraggianti. Così come l'affetto del pubblico che ha risposto con un numero di abbonamenti degno della serie A.

Anche se Piero Braglia, il tecnico dello scorso anno, ad Alessandria sta dominando il proprio girone e il direttore sportivo Stefano Trinchera si sta togliendo belle soddisfazioni con la matricola Francavilla Fontana, il Lecce affidato all’allenatore Pasquale Padalino e a Mauro Meluso, responsabile dell’area tecnica, si sta rivelando una squadra che ha le potenzialità per arrivare prima al traguardo.

Per la fase di mercato invernale la priorità è un attaccante centrale, innanzitutto, un elemento che abbia un peso simile a quello di Caturano, che lo possa affiancare all’occorrenza oppure sostituire quando necessario. Non è nulla di nuovo, considerando che lo stesso Padalino si espresse in questi termini prima dell'inizio del torneo. Il giovane Persano è un'alternativa, ma serve un calciatore più strutturato.

Le qualità tecniche e caratteriali espresse da Fiordilino probabilmente ridimensionano la necessità di un metronomo per il centrocampo dove Arrigoni non ha ancora trovato la continuità e la qualità che offriva a Cosenza, mentre per il ruolo di portiere l’alternanza tra Gomis e Bleve sembra dare la meglio al primo che però non ispira ancora una totale affidabilità.

Il film del girone di andata.

Con nove risultati utili consecutivi, di cui sette vittorie, il Lecce si è proposto da subito come protagonista del torneo. La sconfitta a Catania, alla decima giornata, è arrivata al termine di una gara giocata discretamente bene dai giallorossi che nei successivi tre turni hanno rimediato tre pareggi (con Foggia e Cosenza in casa e a Fondi) che hanno messo in evidenza l’opportunità di attingere a tutta la rosa e di concedere riposo a chi si stava dimostrando più appannato, soprattutto sulle corsie laterali.

E infatti, con un po’ di turn over il Lecce è andato a vincere a Castellammare di Stabia (con Contessa e Fiordilino dal primo minuto) dove al termine del primo tempo stava perdendo per 2 a 0 e a Taranto (con Doumbia e Tsonev dentro, Pacilli e Torromino in panchina).

Le due vittorie consecutive sono valse il ritorno in testa alla classifica, ma quando sembrava dunque superata la parentesi di difficoltà è arrivata invece la sonora batosta casalinga a opera del Matera di mister Auteri che vuol ripetere l’impresa che gli è riuscita col Benevento la scorsa stagione.

Forse è un caso, o forse no, che in quel match Padalino sia tornato all’antico riproponendo le scelte consolidate per buona parte del girone (Lepore, Arrigoni, Mancosu a centrocampo, Pacilli e Torromino con Caturano in attacco). Di certo le 19 gare disputate hanno messo in evidenza la consistenza e l’ampiezza della rosa a disposizione del tecnico, ma anche la sensazione che ci sia ancora del materiale tecnico cui va data una compiuta forma.

Intanto i tre punti conquistati contro Messina e Paganese e il pari di ieri ad Andria - dove sono cadute Matera, Juve Stabia e Cosenza - hanno ridato slancio alle ambizioni del Lecce che giovedì, in casa contro il Monopoli, proverà a iniziare nel migliore dei modi il girone di ritorno. 

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