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Bojinov pareggia in extremis, il Lecce è a un solo punto dal Genoa

Nel primo dei quattro minuti di recupero, il bulgaro, appena entrato, annulla il vantaggio della Lazio con Matuzalem. Gara equilibrata con poche ma chiare occasioni da entrambe le parti. Crollo dei liguri in casa con il Siena

LECCE – Come già a Catania, il Lecce anche contro la Lazio riesce e rimettere le cose a posto negli ultimi minuti di gioco, a conferma di una determinazione caratteriale che riflette lo spirito di Serse Cosmi, il condottiero di una rimonta che si sta avvicinando alla fase decisiva: il Genoa, travolto in casa dal Siena e "umiliato" dai propri tifosi,  ora è avanti solo di un punto e nel pieno di un'isteria collettiva di tutto l’ambiente rossoblu.

Ci ha pensato Valeri Bojnov, al primo gol stagionale, a togliere le castagne dal fuoco in un match che si è sbloccato – grazie ad un colpo di testa di Matuzalem - proprio quando pareva avviato verso un finale a reti bianche. Al termine di un’azione rocambolesca e forsennata, il tiro del bulgaro ha superato Marchetti, pochi istanti prima determinante su Corvia. L’1 a 1 dell’Olimpico è il risultato più giusto, perché nessuna delle due squadre è mai riuscita ad imprimere, sul piano del gioco, ma anche delle occasioni, una vera svolta alla partita.

Primo tempo: Lecce attendista, Candreva colpisce la traversa poi Benassi gli rovina la festa.

L’avvio di gara vede i biancocelesti macinare gioco, con Ledesma faro della manovra e Candreva e Matuzalem piuttosto vivaci e dinamici, ma a parte una bella punizione di Garrido, al 5’, non accade quasi nulla dalle parti di Benassi. Al 13’ il Lecce dà un assaggio della sua pericolosità: Cuadrado, con un lancio perfetto, pesca Di Michele in area, ma l’azione sfuma. Un minuto dopo Biava è costretto a buttare giù con una spallata Muriel, rimediando il cartellino giallo. Ancora pochi secondi e il colpo di testa di Delvecchio, servito bene da una cross di Oddo e indirizzato all’angolo basso alla sinistra dell’estremo laziale, viene deviato in corner da Diakité.

I giallorossi corrono qualche rischio sugli sviluppi dei calci da fermo. Esposito è assai coraggioso nel guadagnarsi una punizione anticipando di testa una rovesciata di Ledesma senza nemmeno rimediare un calcio al volto. Al minuto 23 Candreva, dopo aver ricevuto il pallone in posizione decentrata, verso la linea di fondo, gira verso la porta di Benassi un velenoso tiro-cross che rimbalza sulla parte superiore della traversa. Il Lecce risponde con un tiro di Giacomazzi da 25 metri, alto di poco, ma nell’occasione Cuadrado, qualora servito sul lato destro, avrebbe potuto puntare in piena area il diretto avversario.

Brivio al 34’ è molto bravo ad anticipare di testa Rocchi, intuendo la furbizia di Ledesma che aveva battuto una punizione senza nemmeno chiedere la distanza. Tre minuti dopo la Lazio sfiora in maniera clamorosa il vantaggio: Benassi è strepitoso due volte, prima deviando un tocco ravvicinato dell’attaccante laziale, poi spostando con la punta delle dita la sfera quel tanto che basta per sporcare il tap-in di Candreva che si spegne sul fondo. Dopo un giallo per Cuadrado reo di aver rallentato la ripresa del gioco, il Lecce orchestra una ripartenza esemplare con Giacomazzi che percorre palla al piede tutto l’asse centrale del campo prima di lanciare in direzione di Muriel che, però, viene anticipato. Anche in questa occasione il capitano giallorosso ignora l’accorrente Cuadrado.

Secondo tempo: Matuzalem di testa per il vantaggio laziale ma Bojnov nel recupero fa 1 a 1.

Lecce più propositivo ad inizio ripresa. Il baricentro della squadra salentina sale e con esso l’accenno di pressing sui portatori di palla avversari. Reja lascia sotto la doccia uno spento Hernanes, preferendogli Alfaro. La prima opportunità del secondo tempo è per Bertolacci che si inserisce bene sulla trequarti e poi lascia partire un fendente cui Marchetti si oppone con i pugni. Sul conseguente calcio d’angolo Cuadrado raccoglie il cross corto e gira a rete colpendo in pieno la traversa. La terza ammonizione del match è per Bertolacci, per gioco falloso.

La Lazio ha due occasioni tra il 12’ e il 13’: nella prima Alfaro non trova il tempo della battuta a rete, nella seconda intercetta lo sciagurato retropassaggio di Giacomazzi, ma il suo passaggio verso il centro dell’area è preda di Esposito che mette in angolo. Il primo cambio Cosmi lo effettua al 27’ richiamando in panchina Muriel per Corvia. Lazio vicinissima al gol al 28’: punizione di Ledesma e Biava, tutto solo, angola troppo il suo colpo di testa. La partita di Alfaro finisce alla mezz’ora: dopo aver rimediato una botta alla coscia, viene sostituito da Cana. Il Lecce è ancora molto insidioso grazie a Cuadrado che supera in slalom un paio di avversari, si fionda in area e dal suo piede, in allungo, nasce un colpo che non è né un tiro né un cross e Corvia riesce solo a sfiorare, ma non a indirizzare la sfera verso la porta. Sciupata questa chiara occasione, i giallorossi subiscono la rete di Matuzalem che, al 37’, è abile a battere Benassi con un colpo di testa, raccogliendo all’altezza del secondo palo un preciso cross di Scaloni.

Nella circostanza, però, il brasiliano si fa male ed è costretto a lasciare il terreno di gioco, rimpiazzato da Dias. Cosmi si gioca la carta Bojinov (per Bertolacci) al 42’ e il bulgaro lo ripaga con moneta sonante nel primo dei quattro minuti del recupero concesso dall’arbitro Rocchi. Al termine di un’azione insistita e concitata, il Lecce trova il pareggio: Corvia scarica il suo destro ma Marchetti respinge, Giacomazzi intuisce la parabola ma svirgola, ancora l’attaccante romano rimette al centro per Cuadrado che tira addosso ad un avversario e, infine, il “figliol prodigo” supera con un tiro di destro il portiere di casa. Gli ospiti potrebbero addirittura raddoppiare, con Cuadrado, ma il tiro del colombiano, dopo l’ennesima accelerazione, finisce sul fondo.

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