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Liverani verso il debutto del suo Lecce contro l'Inter: "Ci vuole coraggio"

Vigilia della prima di campionato. Il tecnico medita sulla formazione da schierare e chiede ai suoi la giusta dose di entusiasmo: "Anche se ci sarà da soffrire, dobbiamo provare le nostre giocate"

LECCE - Dieci partite per avere una fisionomia precisa, ma solo pochi minuti per lasciarsi andare alle emozioni. Fabio Liverani, alla vigilia di Inter-Lecce, posticipo della prima giornata di serie A, individua due orizzonti temporali diversi: uno, di medio periodo, l'altro immediato. Si inizia a giocare per i punti e non c'è un peso ponderato solo perché siamo al debutto stagionale. 

Il tecnico dei giallorossi, in conferenza stampa, ha ribadito quello che è un punto fermo della sua filosofia: "Non credo che prima di dieci, dodici partite potremo avere una identità chiara, bisogna comunque essere equilibrati nelle 38 tappe di avvicinamento al nostro scudetto, che è la salvezza". Il primo passaggio ha un indice di difficoltà enorme, ma il tecnico vuole entusiasmo: "Ci vuole coraggio in partite come questa, nonostante le difficoltà che ci saranno. Dobbiamo essere umili perché sarà una gara di sacrificio e sofferenza, ma in fondo credo che tutta la serie A sia così. Mi piacerebbe che, per quanto possibile, provassimo le nostre giocate, tentassimo di ripartire. Insomma, dobbiamo avere il piacere del confronto: i ragazzi devono capire in che modo possiamo stare dentro a questa ribalta". 

Sono 23 i convocati (out Fiamozzi, Lo Faso e Meccariello) e diverse sono le opzioni a disposizione dell'allenatore: "Siamo abbastanza completi e assortiti. Questo mi può consentire diverse modifiche in corsa, al di là dei numeri che lasciano il tempo che trovano". Benzar, che ha saltato la gara di Coppa Italia, sta abbastanza bene e dovrebbe partire dal primo minuto così come Rossettini, partner di Lucioni nella coppia dei centrali. Per la fascia sinistra Calderoni è una garanzia dal punto di vista atletico, ma Dell'Orco sembra poter dare qualcosa di più dal punto di vista tecnico e tattico. E se la linea mediana appare incardinata sulla conferma di Petriccione, Tachtsidis e Majer, per il reparto avanzato non c'è la stessa certezza. Intanto si tratta di una questione che dipende dal modulo: se Liverani volesse il trequartista Mancosu è disponibile, anche se non ancora al meglio, e poi c'è anche Shakhov, un altro che si è ripreso dagli acciacchi ma che non ha certo troppi minuti nella gambe. Le indicazioni confortanti venute domenica scorsa su un attacco sostanzialmente a tre, lasciano la porta aperta a un modulo diversa dal 4-3-1-2 puro: Farias potrebbe prendere il posto di La Mantia, con Lapadula al centro e Falco dall'altra parte.

A proposito del numero 10 giallorosso, per Liverani il calciaotre tarantino ha tutte le qualità per puntare in alto, dritto verso la Nazionale, ma, ha sottolineato, ci vuole una qualità straordinaria dimostrata con continuità: "Io in maglia azzurra ci sono arrivato dopo 24 partite col Perugia, ma allora il giro era ristretto praticamente alle prima cinque squadre del campionato. Da un poco di tempo le cose sono cambiate, c'è un'aria nuova e vediamo convocazioni per giocatori del Torino, dell'Atalanta e di altre squadre che prima non venivano nemmeno prese in considerazione". 

Di seguito l'elenco dei convocati: Gabriel, Vigorito e Bleve; difensori: Lucioni, Rossettini, Dell'Orco, Benzar, Vera, Riccardi, Rispoli, Calderoni, Gallo; centrocampisti: Petriccione, Tachtsidis, Majer, Tabanelli, Shakhov, Haye, Mancosu; attaccanti: Falco, La Mantia, Lapadula, Farias, Dubickas. Il Lecce sarà seguito da circa tremila tifosi. 

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