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Finanzieri trovano migranti e fermano due presunti scafisti

Un pattugliatore del Roan ha bloccato nella baia delle Orte un paio di brindisini. Sono accusati di aver trasportato dodici migranti somali e siriani. E sempre più spesso gli scafisti sono locali

OTRANTO – L’accusa è di aver trasportato un piccolo gruppo di migranti in direzione delle coste salentine. Antonio Olimpio (detto Tony), 32enn e Francesco Tassone, 39enne, entrambi di Brindisi, sono stati sorpresi dai militari della guardia di finanza del Reparto operativo aeronavale di Bari nella baia delle Orte, tratto di mare nei pressi di Otranto.

Il pattugliatore delle “fiamme gialle” ha individuato un’imbarcazione e l’ha fermata. A essere trasportati, dodici individui, otto dei quali si sono dichiarati somali e quattro siriani. I migranti sono stati condotti presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto, e presi in consegna dalla divisione immigrazione e dalla polizia scientifica della questura per le operazioni di foto segnalamento. Mentre i due brindisini sono finiti in manette.  

Non è andato liscio, dunque, il tentativo di sbarco in un giorno festivo. Tattica spesso usata dagli scafisti, proprio nella speranza che in determinati giorni i controlli si allentino. Ma così non è stato, tanto più che si è in piena emergenza migranti nel Sud Italia e che, proprio nella zona di Otranto, nello specifico a Porto Badisco, si è verificato uno sbarco di una cinquantina di extracomunitari solo pochi giorni addietro.

I finanzieri, dunque, all'alba hanno notato uno scafo, palesemente carico, che si accingeva a prendere rapidamente terra. Vista la vicinanza con la costa, i militari hanno dato l’allarme tramite la sala operativa per ricevere supporto da mare e a terra con pattuglie. E’ stato impiegato anche un elicottero del Gruppo aeronavale della guardia di finanza di Taranto. 

(Video: le fiamme gialle arrivano in porto)

foto 01-4-13Con il pattugliatore, si sono poi fiondati verso lo scafo riuscendo, nonostante le difficoltà dovute alal vicinanza con la costa, a fermarlo. Anche buona parte dei migranti sono recuperati ancora a bordo mentre tre di loro, già sbarcati, sono stati rintacciati dalle pattuglie giunte sul posto. Il mezzo impiegato è uno scafo in vetroresina di circa 7 metri, con un potente motore da 150 cavalli, posto sotto sequestro. I migranti, uomini e donne, tutti in buone condizioni di salute. I due brindisini rispondono di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. 

Olimpio e Tassone seguono dunque in queste ore le sorti di un altro brindisino, arrestato di recente con le stesse accuse, Marcello Della Torre, fermato sempre dai finanzieri del Roan il 17 maggio scorso al largo del Capo di Leuca. Segnale rilevante di una rimodulazione anche delle organizzazioni. Sempre più spesso, infatti, verso il lucroso traffico di migranti, si stanno spostando anche le attenzioni di soggetti locali, quando, solo fino a pochi anni addietro, gli scafisti erano sempre e comunque solo stranieri, fossero georgiani, albanesi, turchi, greci o di altre nazionalità.    

Una curiosità: Antonio Olimpio venne arrestato per rapina il 23 ottobre 2012 con altri brindisini. Secondo i carabinieri, avrebbe fatto parte del gruppo che prese d’assalto la gioielleria “La Piramide” di Calimera. Dunque, un ritorno ancora una volta non proprio fortunato per lui in provincia di Lecce.

In collaborazione con Brindisireport.it

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