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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cultura, turismo e sviluppo / Castro

La statua di Atena anticipa l'estate: più che quadruplicati gli accessi al museo di Castro

Dal 15 marzo, dopo il restauro delle due parti che la compongono, è esposta nel “Mar” di Castro. Fatta in pietra leccese, è alta quasi tre metri e mezzo e fu realizzata nel IV secolo a.C. da artisti giunti da Taranto, all'epoca centro egemone della Magna Grecia

CASTRO – Quando il 14 marzo nel Museo Archeologico di Castro è stata presentata per la prima volta la statua di Atena Iliaca – risalente al IV secolo avanti Cristo e realizzata da maestri provenienti da Taranto, all’epoca centro egemone della Magna Grecia -, lo stupore è stato pari almeno alla speranza di compiere un deciso passo in avanti sul piano della promozione del territorio, oltre l’attrattività del pur suggestivo paesaggio costiero e del mare cristallino.

I primi dati disponibili dimostrano che quell’investimento di fiducia è stato ripagato e lasciano presumere che, nei mesi clou della stagione estiva, il riscontro in termini di accessi sarà ancora più significativo.

La statua: la sua unicità

Può essere utile, prima di “dare i numeri”, ricordare l’importanza della statua nel panorama archeologico: alta 3 metri e 40, è il risultato del ritrovamento, in tempi di diversi, di due parti. Quella superiore venne alla luce nel 2015 nel corso di una campagna di scavi, quella inferiore nel 2022. Nel 2017 è stato invece recuperato l’altare del tempio dedicato ad Atena e di cui ci sono diversi riferimenti letterari, come nel libro III dell’Eneide di Virgilio.

La statua risulta priva delle braccia e del capo, ma il direttore scientifico del restauro, Francesco D’Andria, si è detto convinto di poter restituire alla collettività anche la testa di quella che è considerata la più grande tra le statue ritrovate nel territorio che un tempo fu la Magna Grecia. Di particolare interesse il fatto che sia stata realizzata in pietra calcarea locale, quella nota come “leccese”.

I numeri: aumenta l'attrattività

Fatta questa doverosa premessa, ecco i dati: mettendo in comparazione il periodo dal 15 marzo al 30 aprile del 2022 con lo stesso arco temporale del 2023 (con la statua finalmente in esposizione), è stato registrato un incremento degli accessi al museo, che si trova nel Castello Aragonese, del 440 percento*. In valore assoluto gli ingressi sono passati da 484 a 2.134.

Il vice sindaco, Alberto Capraro, ne è soddisfatto: “Questi dati sono la constatazione che l'investimento sulla cultura ha un ritorno certo in termini di identità, promozione e valorizzazione del territorio, sociali ed economici. Gli sforzi profusi sono ripagati e mi spronano a proseguire in questa direzione assieme all'amministrazione, agli operatori culturali ed alla cittadinanza, ancora più certo che questo modello di archeologia di comunità sia vincente”.

La possibilità di ammirare la statua di Atena ha avuto un riverbero anche nell’acquisto del biglietto unico che (al costo di 8 euro) di visitare oltre alla Grotta Zinzulusa, una delle “meraviglie” di Castro, anche il Museo Archeologico: di tagliandi di questo tipo – sempre nello stesso periodo di riferimento - ne sono stati emessi 1.124 contro i 631 dell’anno precedente.

Proprio per quanto riguarda la grotta, va detto che sono iniziate questa mattina le operazioni di messa in sicurezza del costone sovrastante. L’accesso al sito è interdetto da alcuni giorni.

*Per un mero errore, inizialmente, l'incremento era stato indicato nel 340 percento.

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