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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Lancio di petardi con il Cittadella, Daspo di due anni per un 25enne

Il provvedimento a carico di un tifoso del Lecce, del basso Salento, per la gara del 23 febbraio scorso. Gli accertamenti della Digos. La società era stata sanzionata per 6mila euro

LECCE – Un giovane tifoso del Lecce, di 25 anni, della zona di Ugento, è stato destinatario nelle scorse ore di un Daspo, il divieto di accesso alle manifestazioni sportive, per i prossimi due anni. Il provvedimento di tipo amministrativo, firmato dal questore, è stato assunto senza obbligo di firma e arriva dopo gli approfondimenti investigativi della Digos del capoluogo, in seguito al ripetuto lancio di petardi e fumogeni, in più circostanze, sul parterre dello stadio di “Via del Mare”.

Se ai primi di marzo era stato identificato un 30enne della provincia di Brindisi, anch’egli sostenitore del Lecce e assiduo frequentatore della Curva Nord, quale autore del lancio di un petardo avvenuto durante la gara disputata dai giallorossi contro il Crotone il 20 febbraio scorso (Daspo di un anno), questa volta, grazie anche alla visione delle telecamere, è stato possibile attribuire a un altro tifoso – appunto, il 25enne del basso Salento - un secondo episodio. Si tratta di un caso avvenuto nella gara successiva, sempre in casa, quella del 23 febbraio in cui il Lecce ha perso per 2 a 1 con il Cittadella.

Trattandosi di un incontro serale, la gara con il Cittadella si prestava molto a una coreografia “luminosa”, prima del fischio d’inizio dell’arbitro, ma, come ben noto, accensione e lancio di torce e petardi sono assolutamente vietati, per i rischi che comportano. Fenomeno che s'è ripresentato con una certa frequenza dopo che la capienza degli stadi è stata portata dal governo al 75 per cento, attenuando le precedenti disposizioni per frenare la pandemia di Covid-19, e gli ultras salentini sono tornati a ripopolare il loro settore storico. 

Ebbene, il giudice sportivo, successivamente alla gara, ha comminato una pesante sanzione all’Unione sportiva Lecce, di 6mila euro (con il Crotone era stata di 5mila euro), “per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato nel recinto di giuoco numerosi petardi e un fumogeno”. Sei fragorosi petardi, per la precisione, tutti gettati, grossomodo, dalla stessa fetta di curva e di cui almeno due, stando a quanto appurato dalla Digos, riconducibili alla medesima mano: quella del 25enne. Il quale, ora, non potrà avere accesso ad alcun luogo in cui si svolgano manifestazioni sportive per i prossimi due anni.

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