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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Ugento

Traffico e spaccio di stupefacenti, in 17 scelgono l’abbreviato

Il processo sulla presunta associazione a delinquere che avrebbe lucrato con la droga a Ugento e nei paesi vicini si aprirà il 22 giugno. In due chiedono di patteggiare. Disposti tre rinvii a giudizio e una perizia

UGENTO - Hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati con il rito abbreviato la maggior parte dei presunti componenti di un’associazione a delinquere che avrebbe fatto affari con il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti a Ugento, e nei paesi vicini, avendo disponibilità di armi, e utilizzando metodo mafioso.

In mattinata, il giudice Sergio Tosi ha accolto l’istanza avanzata da 17 dei 23 imputati, fissando al 22 giugno l’inizio del processo.

Si tratta di: Vincenzo Minicozzi, 32enne ugentino, ritenuto a capo del gruppo; Emanuel Giuseppe Pierri, di 25; Cosimo Luigi Catino, di 30 anni; Matteo Congedi, 37 di Ugento; Daniele Deiana, 30. Tutti di Ugento. Luigi Petrachi, 46 anni, e Radames Trianni, 30, di Torre San Giovanni; Annalisa Molle e Miriam Trianni, rispettivamente 29enne e 21enne, anche queste ugentine.

E ancora: Antonio Bleve, 45enne di Alliste, domiciliato a Ugento; Diego Antonio Caputo, 26enne di Melissano; Salvatore Caputo, 44enne di Melissano; Alessio Forte, 29enne di Ugento; Marco Manco, 33enne di Ugento; Fulvio Monsellato, 65enne di Ugento; Angelo Pizzi, 36enne di Ugento; Anselmo Antonio Trianni, 51enne di Torre San Giovanni (marina di Ugento).

Solo in due hanno chiesto di patteggiare la pena: Silvia Urso, 36enne di Ugento, e Michele Scarcella, il 65enne ugentino che risponde di lesioni di lesioni aggravate dal metodo mafioso in merito a una violenta aggressione con calci, pugni e pistole, avvenuta il 13 aprile 2019 a Ugento; Quest’ultima vicenda è contestata anche al figlio di Scarcella, Katriel, 23enne di Ugento, che però non ha avanzato richieste di rito alternativo e sarà quindi giudicato in ordinario. Oltre a lui, è stato disposto il rinvio a giudizio anche per altri due imputati: Salvatore De Gaetani, 38enne di Ugento, e Christian Ponzetta, 29enne di Melissano.

Il giudice ha inoltre autorizzato una perizia che accerti lo stato di salute all’epoca dei fatti di Cristian Angelo Pierri, 22 anni; di Ugento, così come sollecitato dall’avvocato difensore Mario Coppola.

Nel procedimento risultavano indagati altri due uomini, la cui posizione è stata stralciata: Pasquale Preite, 68enne ugentino, essendo ancora latitante, e un 79enne di Ugento che nel frattempo è deceduto.

Stando all’inchiesta, al vertice del sodalizio ci sarebbe stato Minicozzi, che avrebbe svolto le attività illecite grazie all’aiuto di Emanuel Giuseppe Pierri, ritenuto il suo uomo di fiducia. Questo avrebbe partecipato all'attività di approvvigionamento della sostanza stupefacente, organizzato quella di spaccio, riportando le direttive imposte dal capo ai partecipi, adottato le decisioni relative alla individuazione di nuovi pusher, ceduto lui stesso droga e svolto anche il ruolo di "esattore" per recuperare i crediti, anche impiegando metodi violenti e intimidatori e controllando la raccolta dei proventi delle vendite.

Tra i componenti del gruppo, inoltre, ci sarebbero stati: Radames Trianni, Miriam Trianni, Annalisa Molle, Cosimo Luigi Catino, Matteo Congedi, Cristian Angelo Pierri, Luigi Petrachi.

A tutti gli altri sono contestati, a vario titolo episodi di spaccio, estorsioni, violenza privata, detenzione abusiva di armi.

Il processo si aprirà con la requisitoria della sostituta procuratrice Carmen Ruggiero, dopo le quali inizieranno le arringhe della difesa, rappresentata dagli avvocati: Paolo Cantelmo, Stefano Stefanelli, Biagio Palamà, Mario Coppola, Roberto D’Ippolito, Veronica Merico, Giuseppe Presicce, Alberto Ghezzi, Rocco Vincenti, Ezio Garzia, Marco Macagnino, Francesca Conte, Francesco Fasano, Stefano Prontera, Laura Petrachi, Marco Costantino.

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