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Tassa sui bus, Ripa rilancia: "C'è un turismo che non porta soldi"

Alla posizione di alcuni operatori circa l'esosità del ticket e le previsioni negative per il 2012, l'assessore replica: "Tariffe accessibili, in linea con la media" e invita guardare i costi di alberghi e guide

LECCE - Ha avuto il coraggio di dirlo, e di questo gli va dato atto. Per l'assessore alla Mobilità del Comune di Lecce, Giuseppe Ripa, le polemiche sorte intorno all'introduzione del bus turistico sono in parte artificiose, anche se, ha riconosciuto, l'amministrazione resta disponibile a qualsiasi miglioramento che derivi da una critica costruttiva.  Ma la dichiarazione che è destinata a far discutere è quella secondo la quale "esiste un turismo che non porta soldi" . Nella conferenza odierna, l'esponente della giunta ha voluto replicare punto per punto all' incontro della scorsa settimana organizzato da un gruppo spontaneo di professionisti che, a vario titolo, lavorano nel comparto del turismo. 

Entità delle tariffe, eventuali ripercussioni sui flussi turistici, trattative con le associazioni di categoria e integrazioni possibili al regolamento vigente. Di tutto questo ha voluto parlare Ripa, partendo dal presupposto che il City terminal dell'area dell'ex Foro Boario comporta dei costi dei gestione ai quali bisogna fare fronte perchè il personale possa continuare a lavorare nella struttura che è affidata, così come l'antistante zona di parcheggio, alla gestione della Sgm (alla quale è stato chiesto il resoconto di quanto incassato fino ad oggi e della consistenza delle spese, ma per l'assenza di parte del personale amministrativo per ferie non è stato possibile avere una risposta precisa in tempo reale, ndr ).  Insomma, un modo come un altro per dire che se altrove c'è la tassa sul turista, come ad Otranto, a Lecce qualche forma di entrata ci deve pur essere.

Con una copia del regolamento alla mano, l'assessore ha precisato il costo dei ticket, che vanno - atteso che i bus, quelli più grandi, arrivino sempre pieni - da 57 centesimi a testa per il giorno successivo al primo, nel caso di permanenza in albergo, ad 1 euro e 53 per il primo pernottamento o per i visitatori, i più numerosi, che arrivano e partono nella stessa giornata. In genere quelli provenienti dalle province e dalle regioni limitrofe. Quello che a Ripa non va giù è che si attribuiscano a tali somme le responsabilità di scoraggiare la domanda turistica e, alle riflessioni del "Comitato di lotta contro la tassa sui bus turistici" - che ha parlato di un colpo al turismo sociale o popolare -, ha risposto: "Non può essere certo una quota così insignificante a scoraggiare e, se proprio dobbiamo dirla tutta, mi sono preso la briga di scaricare da internet i prezzi degli alberghi". E via con qualche esempio numerico, seguito da un sassolino che, evidentemente, l'assessore si è voluto togliere dalla scarpa: "Le guide guadagnano 60-70 euro per tre ore ed arrivano a incassarne anche 150 per una giornata intera". 

ripa_sede-2Più in generale Ripa contesta che si possa passare dai toni trionfalistici delle settimane scorse - nelle quali si celebrava il boom estivo e dei ponti autunnali - a quelli pessimistici su un 2012 in calo a vantaggio di altre zone più accessibili, come il Salento ionico e la Valle d'Itria. E cita i dati fornitigli dalla Sgm che parla di un aumento del 25 per cento dei bus che portano i turisti negli alberghi cittadini. Una percentuale che non tiene conto dei "giornalieri", di quelli cioè che alimentano l'indotto minuto (tabaccaio, fotografo, bar, ristorante, negozio di souvenir). Ma che, in realtà, farebbero girare poco l'economia, ha sottolineato l'assessore, aggiungendo a sostegno di questa affermazione che alcuni gestori di locali pubblici di sua conoscenza si sono lamentati di essere quotidinamente invasi da gente che vuole solo andare in bagno. Ad onor del vero, va ribadito che Lecce non ha ancora un bagno comunale a disposizione di cittadini e visitatori. 

Ripa ha sottolineato, comunque, di aver apportato già delle modifiche, a dimostrazione di come il dialogo con i rappresentanti di categoria ci sia stato e abbia anche portato alcune correzioni: innanzitutto il tetto dei 100 euro per i giornalieri oltre i 7 metri è stato portata a 80. Inoltre, verranno incluse anche le gite scolastiche nella fascia di "garanzia" da 30 euro che già comprende le manifestazioni sportive, sindacali, politiche, religiose, teatrali e congressuali. Infine una misura di fidelizzazione dei vettori turistici: uno sonto del 20 per cento su tutte le tariffe per le aziende che realizzano almeno 60 ingressi all'anno.

Nei prossimi giorni, ha concluso, ci saranno altri incontri con le rappresentanze di categoria per definire ulteriori questioni, secondo un calendario di appuntamenti che ha visto l'ultimo vertice il 29 novembre scorso. E rispetto al quale Confesercenti, Confcommercio e Confindustria attendono sostanziali passi avanti essendo varie le questioni ancora da risolvere: onerosità delle tariffe, lunghezza delle procedure di registrazione al terminal, chiusura troppo anticipata delle chiese cittadine e previsioni negative sui flussi per il 2012.  

 

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