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Domenica, 28 Aprile 2024
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Barriere architettoniche: studenti salentini sul podio del concorso nazionale

Sono i dodici allievi dell’indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio” dell’Istituto di istruzione superiore “Meucci” di Casarano: per loro il secondo posto

CASARANO - Un lavoro sull'uguaglianza sociale. Con un progetto per la riqualificazione e l’abbattimento delle barriere architettoniche di piazza San Domenico a Casarano, dodici allievi dell’indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio” dell’Istituto di istruzione superiore "del posto si sono aggiudicati il secondo posto nell’ambito del concorso nazionale “I futuri geometri progettano l’accessibilità” indetto dalla onlus Fiaba di concerto con l’Ordine nazionale dei geometri e geometri laureati e il Ministero della Pubblica istruzione.

Il progetto degli studenti di Casarano ha interessato la riqualificazione dell’intera piazza San Domenico su cui si affacciano il palazzo comunale, una chiesa e una scuola, attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche. Utilizzando la piattaforma tecnologica di Geoweb gli allievi hanno avuto a disposizione servizi innovativi per la creazione di modelli digitali e tanto altro. Gli studenti e il docente Vincenzo Passaseo sono stati invitati a partecipare alla cerimonia di premiazione che si terrà a Roma il prossimo 8 giugno presso l’Università La Sapienza.

“Riempie di particolare orgoglio l’intera comunità scolastica, ma anche la nostra categ1_studenti vincitori 5AG Meucci-2oria e il territorio tutto - commenta Luigi Ratano, presidente del Collegio geometri di Lecce. L’oggetto scelto per l’elaborazione del progetto ha riguardato la categoria ‘Spazi Urbani: percorsi o aree pedonali, piazze, aree verdi e viabilità’ che mirava a promuovere la fruibilità universale e la progettazione di ambienti totalmente accessibili secondo il principio del Design for all e dell’Universal design, finalizzata all’inclusione sociale e all’uguaglianza nel rispetto della diversità umana, attenta ai bisogni, alle esigenze e ai desideri delle persone".

“Un progetto che, partendo dalla eliminazione delle barriere, ha voluto toccare anche i grandi temi della lotta alle disuguaglianze e dei cambiamenti climatici, con il preciso intento di perseguire lo sviluppo sostenibile auspicato da Agenda 2030”, spiega Vincenzo Passaseo. “Con queste premesse e finalità – prosegue - ci si è sforzati di progettare uno spazio urbano che oltre ad essere accessibile -in particolare per le donne e per i bambini, per le persone anziane e per le persone con disabilità-    dovrà essere sicuro, inclusivo, sostenibile e proiettato nel futuro. L’idea del cilindro rivestito con tesserine mobili di vetro luminoso a led -una sorta di pelle cinetica-, sormontato da un micro-eolico, da destinare a luogo d’incontro e immersione nel metavesro, vuole essere il simbolo tangibile di un’architettura sostenibile ed inclusiva. Una costruzione autosufficiente dal punto di vista energetico e, soprattutto, un luogo dove poter azzerare distinzioni e disuguaglianze di qualsiasi genere, dove chiunque può creare oggetti virtuali, visitare città, musei, teatri, assistere a concerti. Un nuovo universo parallelo dove tutti gli utenti, con disabilità e non, indossando dei particolari visori e guanti tecnologici potranno toccare, vedere e sentire oltre che con la vista e l’udito anche con l’olfatto”.

Grande è la soddisfazione degli studenti della 5AG: “Quest’esperienza è stata per noi ragazzi molto significativa. Ci ha permesso infatti di lavorare insieme e capire quali sono le difficoltà e la bellezza del lavorare in team. Di operare con nuove strumentazioni come il Laser Scanner ed intravedere i nuovi mondi digitali del Metaverso. Ma è stata soprattutto un’esperienza utile ad aumentare la nostra sensibilità riguardo il tema della disabilità, dell’abbattimento delle barriere architettoniche e della piena vivibilità dei luoghi urbani per tutti i cittadini”.

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