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Presentazione volume "Chiesette di campagna in provincia di Lecce” di Michele Mainardi

a pubblicazione è inserita nella linea editoriale “Leggi la Puglia”, in cui confluiscono tutte le pubblicazioni del Consiglio Regionale della Puglia, realizzate con il coordinamento della Sezione Biblioteca e Comunicazione Istituzionale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

Venerdì 13 gennaio 2023, alle ore 18,30, presso il Convitto Palmieri di Lecce, si terrà la presentazione del libro “Chiesette di campagna in provincia di Lecce” di Michele Mainardi, Edizioni Grifo. Saluti istituzionali di Loredana Capone (Presidente del Consiglio Regionale della Puglia) Interverranno Luigi De Luca (Direttore del Polo Biblio-Museale di Lecce) e Michele Mainardi (Autore del volume). La pubblicazione è inserita nella linea editoriale “Leggi la Puglia”, in cui confluiscono tutte le pubblicazioni del Consiglio Regionale della Puglia, realizzate con il coordinamento della Sezione Biblioteca e Comunicazione Istituzionale.

L’obiettivo della linea editoriale approvata con delibera n. 151/2018 dell’Ufficio di Presidenza, è quello di valorizzare la Puglia, il suo territorio, le sue tradizioni, il suo patrimonio culturale, nonché l’istituzione consiliare stessa. Il Consiglio Regionale della Puglia contribuisce ad arricchire il catalogo delle biblioteche del territorio pugliese, omaggiando le copie cartacee. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività culturali di “Teca del Mediterraneo”.

La Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia realizza progetti ed eventi a favore della promozione della lettura, attività destinate a tutti i cittadini. Attraverso i propri servizi si impegna ad accrescere il benessere sociale e a migliorare le abilità e le capacità delle persone, facilitando l’accesso alla cultura, ai documenti e alle informazioni. Sostiene, inoltre, la formazione continua nel rispetto delle diversità culturali. Per informazioni: email progetti.biblioteca@consiglio.puglia.it - tel. 080 540 2770.

Il libro racchiude le testimonianze di pietra della religione in campagna, quella dell’altro ieri, della civiltà contadina. I tempietti e le chiesette che sono sopravvissuti al tempo, e alle manomissioni compiute per i motivi più diversi, vedono la luce di pagina curata per dar significanza a ciò che rappresentano: un bene culturale che non dovrebbe passare inosservato. Per rendere l’idea del valore di storia, di fede, di vissuta devozione dei segni del sacro nei campi della fatica – e pure nelle pertinenze delle signorili dimore della villeggiatura nella quiete dell’Agro salentino – c’è un solo modo per non cadere nel banale di una descrizione di superficie: raggiungere una ad una le cappelle, sostandovi quanto basta per trarne elementi di condivisione emozionale.

Eh sì, se non si entra nella dimensione esperienziale – che è scoperta, riflessione e stimolo ad andare oltre ciò che è al momento visibile, presente nell’assenza che molto ha consumato del com’era – poco si percepisce dei significati che stanno (ancora) dentro l’essere (se pur ammaccato) dei vecchi luoghi di culto affacciati sulle terre del lavoro sudato. Ecco, allora, che soltanto la scrittura bozzettistica riesce a fermare le sensazioni provate stando a rimirare quella chiesettina malconcia e solitaria, che tanto ci affascina, col suo profilo genuino. C’è l’anima di chi l’ha concepita in quell’immobile di gente campestre. Non vogliamo tenerne conto?

L’autore Michele Mainardi (Padova, 1958), già docente di Geografia nelle scuole, scrive dal 1985 ininterrottamente. I suoi interessi si incentrano sulla storia del territorio pugliese, salentino in particolare. Al paesaggio, diacronicamente studiato, ha dedicato numerosi saggi, anche sotto forma di monografia. Molte pubblicazioni, firmate come autore o curatore, hanno infatti per tema la ricostruzione storica delle vicende della trasformazione dell’ambiente, in età perlopiù contemporanea, relative ad aree della provincia di Lecce. Il “filo rosso” che lega ogni indagine è la ricerca d’archivio (e cartografica) mai disgiunta dall’analisi “sul campo”.

Mainardi ha altresì allargato i suoi specifici interessi a temi collaterali, come la riflessione socio-geografica sulla città-capoluogo e sui beni culturali, di campagna prevalentemente. La curiosità di “andare oltre” lo ha spinto, in séguito, a scandagliare argomenti poco battuti dalla storiografia in regione. Sue sono le storie sull’automobile nel Salento, le pompe di benzina in Italia, i cinematografi degli inizi e i telefoni dei primi tempi nelle triplici Puglie. In più, non ha mancato di interessarsi alla storicizzazione del fenomeno turistico su base provinciale. Gli scritti, specie quelli degli anni più recenti, hanno una declinazione maggiormente narrativa: ciò per aderire in pieno ad un sentire partecipativo-emozionale, che lo spinge ad abbracciare, convinto, una lettura più diretta del visto e dell’interpretato. La fotografia storica, infine, opportunamente decodificata, sostiene anche il racconto di paesaggio, che incessantemente lo muove: a continuare “a camminare” in lungo e in largo per le amate contrade di casa, della sempre cara, vecchia e nuova Terra d’Otranto.

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