Assunzioni immotivate in Stp: diffida della Faisa Cisal di Lecce
L'ingiustificato alto numero di nuove assunzioni rischia di riportare alla crisi finanziaria
Egregio Onorevole Dott. Luigi Pepe Amministratore Unico S.T.P. - Lecce , (lettera aperta)
i recenti Suoi provvedimenti tendenti a rimpinguare l’organico di S.T.P., che pure in un primo momento hanno trovato la piena condivisione di questa O.S., appaiono ora, nel loro complesso, spropositati dal punto di vista imprenditoriale e finanche dannosi dal punto di vista sindacale.
Il rischio reale, continuando con le assunzioni immotivate e comunque slegate dall’effettivo fabbisogno organico, è di vanificare tutti i risultati economici e di efficientamento sin qui raggiunti con il fattivo e produttivo sacrificio dei lavoratori di S.T.P. (contratto di solidarietà – riduzione verticale delle assenze per malattia – aumento degli introiti da bigliettazione - ecc.)
D’altra parte, in assenza di un preciso, definito e concordato “organico” e “organigramma”, appare incontrovertibile constatare che:
- La già avvenuta assunzione di 44 autisti part time già produce una disponibilità giornaliera media di 15 autisti che rimangono inutilizzati. Ai quali vanno aggiunti gli altri 22 (in totale 37) che, per turno part time, sono liberi dal servizio. A tal proposito, le formalizzo, sin d’ora, la più assoluta e ferma contrarietà di questa O.S. alla Sua pretesa e dichiarata “condanna” al part time, per tutta la vita lavorativa, di tutti gli ultimi assunti.
- La presenza in attività di 3 addetti all’esercizio, non giustifica, in alcun modo, la Sua intenzione di procedere con il preannunciato concorso per ulteriori 4 addetti – par. 193. Peraltro, questa O.S., da tempo, Le ha espresso la sua opinione secondo la quale il fabbisogno ulteriore ed occasionale di addetti all’esercizio può essere soddisfatto, a turno, con gli autisti anziani;
- Il già pubblicato concorso per un numero imprecisato di collaboratori d’esercizio – par. 129 – non trova alcuna giustificazione – Anzi, ove si procedesse, si otterrebbe l’unico risultato di impedire la eventuale ricollocazione in altra attività aziendale degli autisti divenuti inidonei alla guida per motivi di salute. “Inidonei” che, vale la pena ricordare, consentono a S.T.P. il rispetto della legge sui posti da riservare, obbligatoriamente, ai lavoratori dichiarati “invalidi civili”.
- Anche l’eventuale rientro dei chilometri, ora sub affidati da S.T.P. a S.E.A.T., affatto giustificherebbe il ricorso ad ulteriori assunzioni. Infatti, in tale ipotesi va tenuta presente, se non per obbligo di legge, quantomeno per obbligo morale, la necessità di garantire la continuità lavorativa agli stessi autisti ora alle dipendenze di S.E.A.T..
Insomma, a parere della Faisa Cisal, il contratto di solidarietà, l’impegno della Provincia e della Regione, il sacrificio richiesto ai lavoratori, il Suo stesso impegno per portare S.T.P. fuori dalla nota gravosa crisi finanziaria, si scontra ora con questa Sua inopinata, incomprensibile e autoritaria decisione di gonfiare a dismisura l’organico aziendale. Il tutto con il rischio concreto di (ri)portare S.T.P. ad uno stato di crisi finanziaria tale da porla , alla vigilia delle gare già fissate per il 2018, “fuori mercato” . E, per di più, a dover fare i conti con personale in esubero e insoddisfatto della propria situazione lavorativa e retributiva.
Per quanto sopra, l’O.S. scrivente, nelle more di concordare in un’apposita riunione che a breve le sarà richiesta da tutte le OO.SS., organici e organigrammi secondo l’effettivo fabbisogno aziendale, La invita e diffida a sospendere qualsivoglia forma ulteriore di immissione in servizio di nuovo personale.
Cordialmente.