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Elezioni Politiche 2013

Adriana Poli Bortone, derby a destra: “Diffidate delle imitazioni”

La laeder di Grande Sud ha chiuso la campagna elettorale rivendicando le ragioni del meridionalismo all'interno del centrodestra. E Paolo Pagliaro, candidato del Mir, parla di calcio con il portiere del Lecce, Benassi

LECCE - “Non facciamoci suggestionare dalle formazioni dell’ultimo minuto che non hanno compiuto un vero percorso nella destra, l’unica formazione che rispecchia i valori della destra autentica è Grande Sud”. Così la senatrice Adriana Poli Bortone, candidata al Senato per Grande Sud, ha rivolto il  suo ultimo appello al voto nel corso di una conferenza stampa tenuta questo pomeriggio a Lecce e in un video messaggio su Facebook.

La parlamentare ha rivendicato al suo movimento le ragioni identitarie e meridionaliste: “Per questo – ha aggiunto -  bisogna diffidare dalle imitazioni”. Resta da capire se si riferisse al Mir – nel quale è candidato Paolo Pagliaro del Movimento Regione Salento -, ma è chiaro che il raggiungimento dell’obiettivo della soglia minima per entrare in Parlamento, può dipendere da una manciata di voti.

“Tra le nostre priorità – ha proseguito poi  Poli Bortone entrando su un tema molto caro all’opinione pubblica, quello dei costi della politica  - c’è il dimezzamento del numero dei parlamentari e l’abolizione delle province che costano all’ Italia ben 16 miliardi l’anno. Con cifre di questo genere, sarebbe più utile  creare nuovi posti di lavoro. Ma  la spending review dovrebbe interessare anche le regioni, 21 centri di spesa incontrollati. Sarebbe molto più conveniente, ridurre a 15 il numero raggruppandole in tre macroregioni, tra cui la macroregione del Mezzogiorno”.

Non manca un chiarimento sull’ alleanza con la Lega, questione sulla quale converge il fuoco di sbarramento degli schieramenti avversari: “Il Carroccio – secondo la senatrice - dovrà rivedere il rozzo messaggio attuale  che si discosta  di parecchio dall’ideologia primordiale di Miglio, con cui Grande Sud concorda. Per questo crediamo che un punto nevralgico da cui ripartire sia la perequazione infrastrutturale  preliminare al federalismo fiscale. La territorialità dell’ imposta, infatti è un punto su cui sin da principio mi sono battuta in Senato, tant’è che il principio è  stato inserito nella legge sul federalismo. Ciò significa che chi fa profitto al Sud deve pagare le tasse al Sud. L’ Ilva in questo senso è un caso emblematico”.

pagliaro_benassi-2Inevitabile una stilettata al presidente della Regione Puglia e leader di Sel, Nichi Vendola: “La sua  - dice - è una fuga dalla Puglia e dai fallimenti che ha generato. Il numero eccezionale  di cassa integrati ne è un esempio. Ma anche l’ overdose di fotovoltaico sul nostro territorio rappresenta  l’emblema dell’opaca sregolatezza vendoliana”.

Paolo Pagliaro parla di calcio e informazione con Max Benassi.

L’editore di Telerama e candidato alla Camera con i Moderati in rivoluzione, formazione della coalizione di centrodestra, ha invece per qualche ora dismesso, almeno ufficialmente, i panni del candidato per lasciarsi addosso a quelli dell’operatore dell’informazione. Alla presenza di alcuni ragazzini delle scuole calcio e di simpatizzanti, ha affrontato, sciarpa del Lecce al collo, la questione di come si possa fare quadrato attorno ai colori sociali pur dovendo garantire il diritto di cronaca e dunque anche di critica.

Sul tema sono intervenuti anche i giornalisti sportivi Bruno Conte e Umberto Verri. All’incontro pubblico, senza simboli di partito, ha partecipato anche Max Benassi, portiere del Lecce, ma non Bogliacino, Chevanton e Giacomazzi che pure erano stati annunciati nella presentazione dell’evento su Facebook

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