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Elezioni Politiche 2013 Leverano

Durante: “Verso una grande stagione di riforme, senza pregiudizi”

Candidato per il Pd al Senato, il successo personale dell'ex sindaco di Leverano dipende da un risultato regionale del partito al di sopra delle attese: "Noi abbiamo le idee chiare su cosa fare. Vendola ci sta, vedremo Monti"

LECCE –  A due settimane dalle elezioni politiche (24-25 febbraio), la campagna elettorale entra nel vivo. Fino a questo momento è parsa piuttosto scialba: mancano i confronti tra i leader, latitano gli approfondimenti e molto spesso i cittadini hanno difficoltà ad individuare le differenze programmatiche. Probabilmente è colpa dell’eccessiva personalizzazione del dibattito. Eppure di carne al fuoco ce ne sarebbe: le ricette per il rilancio dell’economia, le misure per lo snellimento della burocrazia e della semplificazione dell’apparato politico, la possibilità di una politica industriale, la grande questione ambientale che nella vicenda Ilva ha trovato solo la punta dell’iceberg.

Cosimo Durante, candidato nella lista del Pd per il Senato, conta di poter presto dire la sua. Esponente di lungo corso del partito di Bersani – è presidente dell’assemblea provinciale – è collocato al numero nove, un posto che, secondo le previsioni della vigilia, lo colloca in posizione border-line. Una situazione, per l’ex sindaco di Leverano che naturalmente ha partecipato alle primarie, che ha trasformato la sua campagna elettorale in una sorta di tour de force. Se per molti candidati, infatti, il sistema elettorale vigente offre ampie garanzie senza particolari impegni, per “color che son sospesi” la musica è totalmente diversa.

A due settimane dal voto quali sono le sensazioni rispetto alle premesse?

Le sensazioni sono ben più che positive, sentiamo di poter vincere questa tornata elettorale e sentiamo ancor più di rappresentare l’ultima speranza politica di questo Paese fin troppo maltrattato in questi ultimi anni. Sappiamo di poter governare bene e siamo sicuri che non deluderemo gli italiani.

Quanto è difficile fare campagna elettorale con le liste bloccate?

Molto, anzi troppo. È difficile spiegare agli elettori che devono votare dei candidati prescelti soprattutto in questo momento storico di forte disillusione verso la politica. Anche se per noi del Pd è tutto diverso perché i nostri candidati sono stati scelti lo scorso 30 novembre grazie alle primarie. Questa è la dimostrazione che noi, e solo noi, vogliamo cambiare questa legge elettorale e che, sono certo, cambieremo.

In campagna elettorale c’è spazio per l’autocritica. Dove il Pd ha sbagliato o può far meglio?

Se proprio dobbiamo trovare un punto debole possiamo dire che possiamo migliorare nella comunicazione mediatica. Abbiamo programmi e candidati di tutto rispetto ma troppo spesso non riusciamo a metterli sufficientemente in evidenza, facendoci piuttosto coinvolgere nelle risse e polemiche di stile berlusconiano.

A differenza degli aspiranti senatori che la precedono in lista, essere al nono posto la pone sul margine dell’elezione. E’ ottimista?

Molto ottimista. Sto girando in lungo e in largo per la provincia e ovunque trovo entusiasmo e voglia di riscatto. Per non parlare dei sondaggi. Tutto ciò mi dà ulteriore carica e fiducia.

Come si aiuta concretamente, a Roma, il territorio dal quale si proviene?

Facendosi portatore dei problemi concreti dello stesso, intercettando fondi e risorse e soprattutto individuando le aree e le modalità migliori per sfruttarli al meglio.

Pd e Pdl sono assediati dall’incognita Grillo, Giannino e Ingroia. E’ finito il bipolarismo?

L’Italia è un Paese in cui il bipolarismo non avrà mai vita semplice. Personalmente credo però che il sistema legislativo italiano sia troppo complesso e che, per poter governare efficacemente e efficientemente questo Paese, sia necessaria una semplificazione del panorama politico italiano.

Si può governare con Monti e Vendola insieme?

Noi vogliamo riformare l’Italia e abbiamo le idee ben chiare su come farlo. Ora chiunque vorrà potrà seguirci e partecipare a questa grande stagione di riforme che noi vogliamo organizzare. Vendola l’ha già fatto, Monti vedremo.

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