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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Ntc, lavoratori preoccupati del futuro. Fim e Fiom in stato d'agitazione

L'azienda attraversa una fase di cambiamento e i due sindacati hanno rischiesto un incontro: "Temiamo operazioni volte solo a comprimere i costi e a controllare i dipendenti"

Nardò – I lavoratori della Nardò Techinical Center, azienda di proprietà Porsche che occupa circa 150 dipendenti diretti, 135 lavoratori interinali italiani e circa 300 trasfertisti tedeschi e gestisce la pista di collaudo neretina, continuano a riversare sui sindacati le loro preoccupazioni riguardo al futuro.

La Ntc, infatti, sta attraversando una fase di cambiamenti che non lascia sereni i sindacati dei metalmeccanici: Fiom Cgil e Fim Cisl hanno chiesto un incontro urgente con i vertici per sciogliere i dubbi.

Intanto, però, al termine di un’assemblea tenuta con le maestranze, hanno proclamato lo stato d’agitazione del personale. “Riteniamo che, in questa fase fitta di cambiamenti che inevitabilmente interesseranno l’organizzazione del lavoro e delle persone, il management d’impresa dovrebbe essere maggiormente impegnato in un confronto con le organizzazioni sindacali”, spiegano i segretari Maurizio Longo e Annarita Morea.

I due temono, sostanzialmente, che l’azienda “sia esclusivamente interessata a ridurre i costi ed aumentare l’utilizzo di strumenti destinati al controllo sempre più stringente dei lavoratori, con il risultato di compromettere irrimediabilmente le relazioni industriali”.

Del resto da molti mesi, ormai, lavoratori e sindacati lamentano l’assenza di un organigramma aziendale e la presunta mancanza di comunicazione all’interno delle varie funzioni: “Questa situazione, in alcuni casi, ha portato a contestazioni e provvedimenti disciplinari pretestuosi e fuori luogo”, denunciano i rappresentanti di Fim e Fiom.

“La direzione aziendale si è manifestata in un’unica occasione verso la fine dello scorso anno e tutti i buoni propositi rappresentati in quell’incontro non trovano ancora applicazione nelle pratiche aziendali e sindacali – si legge in una nota stampa sindacale - C’è da registrare infatti lo stallo di qualsiasi trattativa sindacale ed in particolare la mancata definizione del contratto di secondo livello e del premio di risultato”.

“Su alcuni temi, come la gestione delle ferie e dei permessi o il cambio di orario di lavoro, la Ntc ha deciso di procedere in maniera unilaterale, senza tenere in conto il contratto collettivo nazionale e gli accordi sindacali sottoscritti in sede”, proseguono Longo e Morea.

I sindacati rilevano, infine, “comportamenti non in linea con il codice di Compliance Porsche, un trattamento non in linea con il codice etico che pare sia riservato solo ai dipendenti del sito di Nardò”.

Più precisamente denunciano una presunta “mancanza di rispetto” che verrebbe riservata a tutti i dipendenti tutti: da quelli subordinati più anziani ai nuovi assunti con le regole previste dal Jobs act, fino agli interinali.

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