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Salute

Non più ausiliari ma operatori tecnici: si risolve la vertenza degli assistenti ai disabili

La "storia infinita" di 240 lavoratori si avvia ad una soluzione: la Asl autorizza in passaggo di contratto, dalla qualifica A alla B, utilizzando un finanziamento regionale

Lecce – Lavorano da anni come operatori tecnici assistenziali (Ota) ma, di fatto, sono ausiliari. È l'anomalia reclamata dagli operatori dell'integrazione scolastica della Asl di Lecce: 240 persone che l'azienda sanitaria stabilizzò nel 2011, inquadrandoli però in una categoria non idonea, la A.

Stando al contratto, si sarebbero dovuti occupare esclusivamente dell’accompagnamento alla persona, in qualità di ausiliari. Di fatto, però, hanno sempre svolto mansioni ben più complesse di assistenza completa ai ragazzi disabili, proprie della categoria B che inquadra gli ex Ota.

La vertenza è approdata nelle aule del tribunale e ora la Asl di Lecce ha deciso di sanare la situazione, chiedendo una mano al governo di via Capruzzi. La Regione Puglia ha risposto positivamente, offrendo la propria disponibilità sul versante economico.

In altre parole, ci sono i fondi regionali utili ad un passaggio dalla qualifica A alla B.

Così hanno deciso i partecipanti al tavolo Sepac che si è riunito oggi presso la direzione generale di via Miglietta: l'assessore regionale al Welfare Salvatore Ruggeri, l'assessore al Lavoro e formazione Sebastiano Leo, il direttore generale Asl Lecce Rodolfo Rollo, il direttore amministrativo Antonio Pastore, l’avvocatessa Maria Cristina Rizzo in rappresentanza di Leo Caroli, presidente del Tavolo Sepac, i sindacati di categoria e una rappresentanza del comitato consultivo misto.

La proposta avanzata dalla Asl ha incassato il benestare di tutti. In questo modo, ha ricordato Rollo, sarà possibile mettere un punto alla vicenda dell’inquadramento contrattuale dell’intera categoria degli assistenti ad personam previsti dalla legge regionale 16/87.

L’assessore Leo ha ribadito l’impegno prioritario a garantire l’assistenza agli studenti con disabilità: “Un principio fondamentale”.

“E’ cruciale – ha aggiunto Rollo – essere d’accordo sulla necessità di rispondere sin dal primo giorno di scuola al bisogno di assistenza degli studenti con disabilità. Resta l’impegno della Asl a mantenere il trattamento dei pazienti complessi con l’impiego di figure professionali specifiche, nonché a sensibilizzare gli ambiti di zona, attraverso un tavolo dedicato, a riappropriarsi delle figure professionali necessarie a gestire correttamente il servizio”.

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