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Martedì, 30 Aprile 2024
Economia San Pio / Viale San Nicola

Dipendenti delle Agenzie delle entrate in agitazione, a Lecce presidio davanti alla Direzione provinciale

“Lavoriamo di più per raggiungere gli obiettivi e non ci pagano quanto ci spetterebbe”. La denuncia di Cgil, Cisl, Uil, Confsal e Flp

LECCE – Protestano anche a Lecce, dopo la mobilitazione dello scorso 15 novembre, i lavoratori delle agenzie fiscali. Presidio questa mattina, davanti agli uffici della Direzione provinciale per i dipendenti dell’Agenzia delle entrate. Cgil, Cisl, Uil, Confsal e Flp hanno infatti proclamato lo stato di agitazione del personale dipendente dalle agenzie fiscali in tutto il territorio nazionale. “Dal 2017 le lavoratrici e i lavoratori delle agenzie fiscali vivono una situazione paradossale” dichiarano Fiorella Fischetti, segretaria generale di Cgil Funzione Pubblica di Lecce e Caterina Spoti, coordinatrice regionale per la Cgil dell’Agenzia delle Entrate.

“Quell’anno – proseguono le sindacaliste – la Legge di Bilancio ha imposto un tetto massimo ai fondi destinati al pagamento del salario di produttività. La convenzione fra Ministero dell’Economia e Agenzie fiscali definisce anche quanto deve essere destinato a lavoratrici e lavoratori per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla convenzione stessa. Tutti gli anni il Ministero versa nelle casse delle Agenzie Fiscali queste somme che però le Agenzie possono pagare a lavoratrici e lavoratori solo nei limiti imposti dalla Legge del 2017”.

“Nei giorni scorsi – dichiarano le sindacaliste – ci siamo rivolti al Governo perché venisse inserita nella Legge di Bilancio una norma per superare questa situazione, permettendo a lavoratrici e lavoratori di percepire i 4mila euro medi che spettano loro per il lavoro svolto, e solo parzialmente pagato, ma il Governo non lo ha fatto”. Una situazione non più tollerabile, a detta delle referenti dell’organizzazione sindacale di via Merine, dal momento che tutti gli obiettivi sarebbero stati raggiunti seppur “in una situazione caratterizzata da una forte contrazione del personale delle Agenzie che, il Puglia, ha comportato negli ultimi tre anni una diminuzione di circa 400 lavoratrici e lavoratori nella sola Agenzia delle Entrate. Insomma siamo di meno, lavoriamo di più per raggiungere gli obiettivi e non ci pagano quanto ci spetterebbe”.

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