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Martedì, 30 Aprile 2024
Economia Matino

Protesta nei frantoi, a rischio la campagna olearia

I frantoiani oleari salentini si riuniscono in associazione e minacciano di non aprire il frantoi per l'imminente campagna olearia. Decisione assunta ieri sera nel corso di una riunione a Matino

I frantoiani oleari salentini si riuniscono in associazione e minacciano di non aprire il frantoi per l'imminente campagna olearia. La decisione è stata presa nella serata di ieri al termine di una riunione svoltasi a Matino e che ha visto porre le basi per dare vita alla associazione dei frantoiani oleari salentini con l'adesione iniziale di oltre trenta frantoi del basso Salento supportata da ulteriori proposte di adesione. "L'incontro è stato sollecitato dai gravi problemi economici che attanagliano tutto il comparto del sistema olio al solo scopo di originare un'azione di contrasto al continuo calo del prezzo dell'olio di oliva", afferma Giuseppe Scorrano, dirigente Copagri-Ugc Cisl di Lecce. L'associazione nasce con l'intento di tutelare l'olio di oliva italiano il cui prezzo di vendita ha raggiunto oramai un livello tale da rendere controproducente la raccolta e le previsioni per il futuro non sono incoraggianti a causa degli elevati costi di produzione sopportati dagli olivicoltori salentini.

L'aumento repentino e smisurato del prezzo di fitofarmaci, concimi e petrolio accompagnato dall'irrisorio prezzo di vendita dell'olio di oliva italiano, sta costringendo infatti i produttori a non raccogliere le olive lasciando piuttosto il prodotto a marcire sul terreno. Operando in tal modo, diminuisce considerevolmente la quantità di olive da trasformare in olio, con la conseguente crisi per i frantoiani che non riuscendo più a reggere i costi fissi per la trasformazione, di diventano non-concorrenziali. Da qui la minaccia dei frantoiani salentini di non aprire i propri frantoi per questa nuova campagna, un'azione che determinerebbe una forte crisi agricola con inevitabili ripercussioni sull'intera economia salentina. "L'intento è quello di richiamare l'interesse delle istituzioni affinché si attivino per trovare una soluzione alle problematiche che stanno affossando l'intero comparto agricolo, un settore che oramai è in ginocchio", conclude Giuseppe Scorrano.

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