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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Salgono in Puglia i mutui ipotecari grazie a tassi bassi e prezzi decurtati

Secondo il centro studi di Confartigianato imprese Puglia, che ha elaborato i dati dell’Agenzia delle entrate, si tratta di una crescita prevedibile, per quanto affatto scontata, considerando la stretta creditizia ancora oggi attuata. La crescita totale è del 13,4 per cento rispetto al 2013

BARI – Secondo il centro studi di Confartigianato imprese Puglia, che ha elaborato i dati dell’Agenzia delle entrate, si tratta di una crescita prevedibile, per quanto affatto scontata. E questo perché se da un lato vi sono i mini-tassi d’interesse applicati dai gruppi bancari, dall’altro c’è la stretta creditizia ancora oggi attuata. Oggetto: i mutui ipotecari. In Puglia sono in aumento, tanto che ne sono stati stipulati, nel 2014, 8mila 496 per l’acquisto di una casa, con una crescita del 13,4 per cento rispetto all’anno precedente, quando si erano attestati a quota 7mila 493.

Tassi bassi e prezzi immobiliari decurtati del 20-30 per cento circa a causa della recessione rappresentano i vantaggi per chi ora si accinge ad acquistare casa.

I mutui assistiti da ipoteca, accesi nella provincia di Bari – rileva Confartigianato -, sono stati 4mil 20 e rappresentano il 47,3 per cento delle pratiche istruite in Puglia. L’incremento, in questo caso, è del 10,1 per cento. Fa la figura del leone, però, soprattutto Taranto, con un +22,9 per cento (da 975 a mille e 198 mutui); equivale al 14,1 per cento del totale regionale. Segue Foggia: +20,2 per cento, poi Brindisi: +10,7 per cento. Fanalino di coda Lecce: +10 per cento (da mille 13 a mille 114): equivale al 13,1 per cento della torta regionale.

Nella provincia di Bari sono stati erogati 437 milioni di euro, pari al 51,5 per cento del totale regionale. A Foggia sono stati concessi 135 milioni (pari al 15,9 per cento). Seguono Taranto con 109 milioni (pari al 12,9 per cento); Lecce con 98 milioni (pari all’11,6 per cento) e Brindisi con 69 milioni (pari all’8,1 per cento). Per un totale regionale di 849 milioni di euro.  

La durata media dei tassi è di 22,2 anni, mentre il tasso d’interesse è sceso al 3,73 per cento (contro il 4,37 per cento dell’anno precedente). Quello applicato a Taranto risulta il più elevato (4,01 per cento). Seguono Brindisi (3,89 per cento), Bari (3,67), Foggia e Lecce (3,64).

In Puglia, la rata media mensile, spiega ancora Confartigianato, è di 553 euro, con un alleggerimento dell’8,3 per cento (l’anno prima era di 603 euro). Più precisamente 586 euro a Bari, 534 a Foggia, 530 a Brindisi, 516 a Taranto e 503 a Lecce.

“I dati elaborati dal nostro Centro studi regionale – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – ci danno motivo per sperare in un miglioramento delle condizioni del mercato immobiliare. La compravendita di immobili ha subito, negli ultimi anni, una battuta d’arresto importante. La contrazione dei prestiti concessi alle famiglie e le incerte prospettive economiche unite a una vera e propria escalation delle tasse sul mattone, hanno profondamente depresso il mercato con tutto ciò che ne è conseguito a livello produttivo”.

“Basti pensare – aggiunge il presidente – che dal 2008 il comparto delle costruzioni ha visto in Puglia la chiusura di oltre duemila imprese artigiane ed una flessione occupazionale pari quasi al 48 per cento: una vera e propria caduta libera”.

“Per trasformare questi flebili segnali positivi in vera ripresa – spiega – è necessario razionalizzare l’imposizione fiscale sugli immobili, migliorare ulteriormente le condizioni di accesso ai mutui bancari e, contestualmente, dare impulso a opere piccole e medie sul territorio per far ripartire il Paese”.

“Probabilmente l’edilizia a cui siamo abituati non tornerà più. Si andrà sempre più verso percorsi virtuosi che non consumino ulteriormente il territorio. Efficienza, sostenibilità e innovazione – conclude il presidente – dovranno rappresentare le chiavi di volta per riqualificare il patrimonio edilizio e spingere il settore delle costruzioni fuori dalla crisi”.

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