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Sabato, 27 Aprile 2024
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Salento da record per la nascita di quasi 2mila tartarughe marine: in testa i litorali di Ugento e Salve

Un bilancio più che positivo, quello della stagione della nidifcazione appena terminata. Sono circa 20mila le nuove Caretta caretta nate sul territorio italiano, di cui mille e 911 sui litorali del Tacco

LECCE – Poco meno di duemila i piccoli esemplari appena nati. Finisce la stagione delle nidificazioni delle tartarughe marine: nel Salento un bilancio più che positivo. Dopo oltre 4 mesi di lavoro ininterrotto di tecnici e volontari del Centro recupero tartarughe marine del Museo di Calimera, è tempo di tirare le somme. Quella appena chiusa si è rivelata una stagione ben al di là delle aspettative.

A detta degli addetti ai lavori, all’origine di questo “successo” vi sarebbe innanzitutto il lavoro dei volontari impegnati su tutto il territorio italiano. E poi delle ragioni connesse al cambiamento climatico e a un aumento delle temperature del mare. Un  fenomeno che ha portato a un’impennata delle nidificazioni: 449 in tutta Italia, con la nascita di oltre 20mila piccole tartarughe. Di queste mille e 911 solo nel Salento, confermando le spiagge locali come idonee alla deposizione e allo sviluppo delle uova. Specialmente in punti in cui il sistema dunale versa ancora in perfetta salute e dove si registrano uno scarso inquinamento luminoso e quiete notturna.

Raggiungimento mare

L’azione del Centro calimerese è stata estesa su tutto il litorale provinciale, ma i numeri più importanti di successo in rapporto alla lunghezza della spiaggia e al numero di nidi, sono stati registrati sulla spiaggia antistante al Campeggio Riva di Ugento: 530 le uova deposte, 406 i piccoli venuti alla luce in soli 700 metri di litorale. Un monitoraggio che ha visto la collaborazione dei Comuni, guardie costiere, stabilimenti balneari e Legambiente Salve.

Trentatré, inoltre, i nidi rinvenuti quest’anno sul litorale del Tacco, di cui ben 31 solo sul versante ionico e solo 2 su quello adriatico. Tutto ciò non è dovuto al caso: di fatti il litorale ionico è maggiormente monitorato dai volontari, residenti nelle vicinanze, che giornalmente hanno ispezionato oltre 10 chilometri di costa. Importante anche la morfologia delle spiagge “scelte” dalle mamme delle Caretta caretta, come quelle del litorale di Ugento (dove, negli ultimi mesi, hanno visto la luce mille e 97 esemplari) e quelle del litorale di Salve, che ha registrato più di 700 piccoli nati.

“Com’è noto – sottolinea Piero Carlino, direttore del Centro recupero tartarughe marine di Calimera – le tartarughe marine Caretta caretta appartengono a una specie tutelata e che necessita di misure adeguate di protezione. Le azioni di monitoraggio e assistenza alla schiusa, attualmente, data la forte pressione turistica e l’elevato grado di antropizzazione delle coste, sono l’unico modo per garantire il successo delle nidificazioni e non mettere a rischio il futuro della specie”.

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