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Scuole chiuse, il dietrofront per non violare norme e creare caos

Dopo il confronto in prefettura, molti sindaci hanno ritirato le ordinanze disposte in fretta e in furia. "Nessuna emergenza", ha spiegato l'Asl. La gestione epidemiologica segue un iter preciso. Il rischio: annullamenti e sanzioni

LECCE – Parola d’ordine: calma. Perché più virale del Covid-19 è proprio la psicosi. Il confronto in viale XXV Luglio è stato lungo e a tratti anche acceso. Ma sulla questione delle ordinanze emesse in fretta in furia per chiudere le scuole, il prefetto Maria Teresa Cucinotta è stata inflessibile. E non poteva essere altrimenti. Esistono precise trafile da seguire, in questa fase. E agire in autonomia, può costare caro ai sindaci, oltre a diffondere, seppur in maniera involontaria, panico ingiustificato.

Ecco perché già in molti stanno facendo dietrofront, dopo aver adottato misure, sulla scorta delle notizie emerse ieri sul caso di contagio da nuovo coronavirus rilevato per la prima volta in provincia di Lecce, in un cittadino di Aradeo ricoverato ora all’ospedale Santa Caterina Novella di Galatina. E più di qualcuno sta fornendo ampie spiegazioni ai propri concittadini, confrontandosi sui social.   

Ma andiamo con ordine. Nella tarda serata di ieri, quando è stato ufficializzato il caso, diversi sindaci salentini – di comuni persino molto distanti da Aradeo e Galatina - hanno iniziato a comunicare ordinanze di chiusura per diversi giorni (fino a tre, in alcuni casi) delle scuole sul proprio territorio. Alcuni, tramite post su Facebook inoltrati persino oltre la soglia di mezzanotte. Inutile dire che si è scatenato il caos. E che l’argomento si è tramutato in dibattito, oggi, in Prefettura. Dove sono stati fissati alcuni paletti.  

Salvemini: "Mi fido dell'autorità scientifica"

“Da padre di un figlio in età scolare, mi fido della valutazione dell'autorità scientifica”, ha commentato, a margine della riunione, il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini (che non aveva ancora adottato alcuna ordinanza, Ndr), spiegando che durante il comitato, la direzione dell’Asl ha sottolineato come non esistano “al momento motivazioni sanitarie per procedere ad un generalizzato e diffuso blocco  delle attività scolastiche sul territorio provinciale”.

Punto fondamentale, le disposizioni vigenti, in particolare il decreto legislativo 9 del 2 marzo, che, all’articolo 35, spiega come non possano essere adottate ordinanze contingibili e urgenti da parte dei sindaci, riguardo alla gestione epidemiologica del Covid-19. E se anche fosse, risulterebbero comunque inefficaci. “Ciò – illustra Salvemini - per evitare che i Comuni procedano in ordine sparso, quando invece è necessario muoversi uniti secondo una strategia di contenimento del contagio che veda la filiera istituzionale, Governo, ministero della Salute, Istituto superiore di sanità, Regioni, Comuni , compatta e coordinata, e che iniziative assunte in buona fede per tranquillizzare la popolazione non finiscano per lanciare, al contrario, segnali ulteriori di preoccupazione e di paralisi delle nostre comunità”.

Nessuna banalizzazione dell’emergenza, ma “non è utile invocare anzitempo misure drastiche di chiusura e di annullamento della vita sociale ed economica dei territori”. “La Puglia – ha aggiunto il sindaco di Lecce - è al momento una Regione verde (quindi non gialla) e tale dobbiamo e vogliamo che resti. A tale scopo – ha proseguito - informo tutte le famiglie leccesi che il nostro comune sta eseguendo, negli istituti di propria competenza sin dalla data di emissione, le indicazioni contenute nella circolare del ministero della Salute del 22 febbraio (Covid19 - nuove indicazioni e chiarimenti) con riguardo alla pulizia di ambienti non sanitari lì dove si prescrive l'uso di acqua e detergenti comuni, di ipoclorito di sodio 0.1 per cento, oppure etanolo al 70 per cento”.

Martano e Carpignano fanno dietrofront

Un’ordinanza per la chiusura delle scuole, in modo da consentire la sanificazione di tutti i plessi interessati (con estensione a tutti i locali pubblici in genere), era invece già stata pubblicata questa mattina a Martano, fra i vari comuni, ma, dopo il tavolo in Prefettura, il sindaco Fabio Tarantino l’ha revocata. Scuole aperte e nessun annullamento di eventi programmati. “Siamo stati invitati tutti a seguire le indicazioni delle autorità sanitarie e al rispetto delle decisioni dalle stesse adottate”, ha spiegato il primo cittadino. “Quindi, pur costretti a revocare la nostra ordinanza, la pulizia straordinaria dei plessi dell'istituto comprensivo verrà svolta ugualmente e, poiché abbiamo bisogno di almeno di due giorni, provvederemo ad effettuarla nel fine settimana previa comunicazione ufficiale alla dirigente dell'istituto comprensivo di Martano”. Una strategia che anche altri stanno adottando: spostare la sanificazione a un periodo in cui le scuole sono vuote.

A cittadini di Carpignano Salentino e della frazione Serrano, s’è rivolto con un lungo post il sindaco Mario Bruno, lamentando anche l’uso “improprio ed esagerato dei social media, che amplifica le notizie, le distorce e in alcuni casi giunge incoscientemente a falsificarle”. Ha spiegato di aver ricevuto molte telefonate di concittadini allarmati, alcuni dei quali lo accusavano di porsi con leggerezza, e per questo ha ricordato: “Chiudere le scuole è un atto gravoso che può avvenire, in genere, con ordinanza sindacale solo per emergenze contingibili e urgenti e, se assunta in maniera sbagliata, può comportare l’accusa di interruzione di pubblico servizio. A maggior ragione ciò è valido nella materia del Covid-19, in cui esistono direttive nazionali che giustamente sottraggono simili decisioni alle competenze sindacali, anche al fine di evitare la proliferazione di centri decisionali, che ingenererebbero solo molta confusione e l’inefficacia delle misure”.

E così, in ottemperanza a quanto ribadito durante il tavolo, le scuole rimarranno aperte. Tuttavia, si è provveduto a contattare un’impresa per la sanificazione, con prodotti specifici, dei plessi scolastici di Carpignano e Serrano e della Municipio. E anche in questo caso, tutto avverrà nel fine settimana, fra sabato e domenica. “Non saremo cassa di risonanza di notizie allarmistiche derivate dai media (o, peggio, dai social media) – ha scritto ancora Bruno - mentre saremo vigilissimi, come stiamo facendo ogni minuto, a controllare che nel nostro territorio comunale non scoppino improvvise emergenze sanitarie e, in tal caso, interverremmo secondo le previsioni e le direttive previste dalla legge”. Questi solo alcuni esempi di comuni che hanno fatto marcia indietro.

Galatina e Aradeo: "Pulizia straordinaria" 

E nei centri fin da ieri giocoforza sotto i riflettori? Ad Aradeo, il sindaco Luigi Arcuti, prendendo atto delle linee ribadite in Prefettura, ha comunicato che “in via solamente precauzionale, si sta procedendo alla pulizia straordinaria di scuole e luoghi pubblici pur non essendovi alcuna esigenza di carattere sanitario”. E che “a seguito degli interventi di sanificazione in atto tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio comunale rimarranno chiuse anche domani 4 marzo e fino a nuova comunicazione”. Saranno sanificati anche gli immobili di proprietà del Comune.

A Galatina, invece, nel pomeriggio, il primo cittadino Marcello Amante ha riunito tutti i dirigenti degli istituti scolastici territoriali, confermando la chiusura dei plessi scolastici per la giornata di domani, mercoledì 4 marzo. Si procederà a igienizzazione e sanificazione di tutti gli ambienti scolastici. Tutto dovrebbe concludersi nell’arco della giornata. Se il programma proseguirà come previsto, giovedì 5, dunque, le lezioni riprenderanno regolarmente. “Per quanto riguarda le istituzioni scolastiche private, presenti sul territorio comunale - ha concluso – Amante -, l’invito è ad attenersi alle norme generali di comportamento dettate dal ministero della Salute, garantendo comunque la massima disponibilità per ogni evenienza”. 

Anche a Soleto, cittadina quasi incollata a Galatina, e dove quindi la comunità avverte molto il problema, l’ordinanza è stata revocata dal sindaco Graziano Vantaggiato. Le scuole resteranno chiuse solo il 4 marzo (domani) per completare le attività di sanificazione già in corso e giovedì 5 saranno regolarmente aperte.

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