Attimi di tensione sugli spalti a Lecce durante Melendugno-Offanengo: cosa è successo
Durante il match di A2 femminile, piccoli gruppi di tifosi di entrambe le squadre hanno cercato di entrare in contatto
L’ultimo match interno della Narconon Melendugno nel campionato di Serie A2 di volley femminile è stato caratterizzato da un episodio spiacevole che fortunatamente è stato stroncato sul nascere. Per la cronaca, la partita disputata al Palazzetto “San Giuseppe da Copertino” contro il Volley Offanengo è terminato 3-1 per le ospiti (ultima fatica della regular season per le salentine prima dell’inizio della Pool Salvezza). Come riferito alla redazione di LeccePrima dal ds rossonero Alessandro Cisternino, sugli spalti c’è stato qualche momento di tensione che ha riguardato sia alcuni tifosi del Melendugno che quelli dell’Offanengo.
Complice con tutta probabilità qualche sguardo o gesto di troppo, i due gruppi che erano distanti non più di 100 metri hanno provato a venire a contatto. Per fortuna la sicurezza della struttura leccese ha impedito che la situazione potesse degenerare. Sono fatti a cui la pallavolo non è abituata e proprio per questo motivo hanno destato sensazione, nonostante la vicenda si sia conclusa con il più classico dei “nulla di fatto”.
La Narconon Melendugno ha comunque voluto esprimere il proprio punto di vista con un comunicato ufficiale. Ecco cosa si può leggere nella nota diffusa oggi: “Narconon Volley Melendugno, in merito ai fatti accaduti ieri, condanna con fermezza ogni forma di violenza, fisica e verbale. Il club salentino opera da anni con passione e abnegazione, coltivando sin dalle proprie più giovani atlete il seme della lealtà, della sportività e dell’inclusione. Il Club si riserva di valutare azioni legali per tutelare la propria immagine. Al contempo esprime profondo rammarico per alcuni commenti giunti sulla propria pagina ufficiale pieni di disprezzo ed odio per il meridione e per il nostro territorio".
