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Gallipoli

Omicidio Mauro: no all'archiviazione, si faranno altre indagini

Bisognerà eseguire nuovi accertamenti sulla morte dell'imprenditore gallipolino. Proroga di tre mesi sul caso dell'uomo trovato agonizzante nel giardino di una sua villetta

LECCE – Bisognerà eseguire nuovi accertamenti e nuove indagini nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Giovanni Mauro, l’imprenditore gallipolino brutalmente aggredito il 19 settembre del 2012 nella sua villetta di campagna in località Macchiaforte, e spirato dopo una lunga agonia, durata ben nove mesi, il 2 giugno del 2013. Il gip Antonia Martalò ha respinto la richiesta di archiviazione della Procura e accolto l’opposizione presentata da legale dei figli dell’imprenditore, l’avvocato Vincenzo Capoti, disponendo una proroga d’indagini di tre mesi. Bisognerà dunque analizzare e verificare ogni ipotesi e circostanza ed eseguire esami e riscontri di natura tecnica.

La richiesta di archiviazione riguarda l’unica persona che in questi lunghi e affannosi anni è stata iscritta nel registro degli indagati: una donna gallipolina sui 45 anni, ascoltata dagli inquirenti, e che tramite il proprio legale, Pompeo Demitri, ha fornito le proprie tesi difensive. Nel dicembre di due anni fa, inoltre, altre persone entrarono tra i “sospettati”.

Si trattava di una coppia di coniugi di un paese limitrofo e di un vicino di casa di Giovanni Mauro che aveva avviato rapporti di lavoro con l’imprenditore. Anche nei loro confronti sono state disposte verifiche e accertamenti tecnici sulle utenze telefoniche per verificare possibili collegamenti con la vicenda. Ma dai risultati sembra non essere emerso nulla di concreto e rilevante.

Per la famiglia dell’imprenditore brutalmente aggredito si riaccende la speranza che il delitto non rimanga insoluto e che sia fatta giustizia per la morte del “gigante buono”.

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