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Errico vs Marzano, e dopo le miss sfila una “bella” polemica

Scontro a distanza tra il primo cittadino e il patron di Miss Mondo Italia che aveva manifestato la sua delusione per il mancato saluto del sindaco in conferenza stampa. Il primo cittadino ammonisce: “C’erano cose più urgenti”

 

GALLIPOLI - Ed ora con il palco smontato e i riflettori spenti, in passerella sfila la polemica. Quella che sempre accompagna la celebrazione dei grandi eventi in terra gallipolina. Il day after del concorso nazionale di Miss Mondo Italia fa discutere. Strascichi e resa dei conti, per esternazioni e comportamenti che hanno fatto da contorno alla manifestazione che ormai da tre anni a questa parte si svolge egregiamente sulle rive della Città bella. Dalle sollecitazioni e dal pressing del patron della kermesse, Antonio Marzano, nel pieno della campagna elettorale, per il “doveroso” sostegno delle istituzioni locali nei confronti del concorso e del suo richiamo turistico per la città, al mancato saluto del neo sindaco Francesco Errico alle miss  e  alla sua assenza (a quanto pare giustificata) nella conferenza stampa finale.

Un aspetto non del tutto chiarito visto che lo stesso Marzano non ha lesinato di manifestare la sua delusione per tale circostanza, affermando tra l’altro, che la stessa manifestazione di Miss Mondo in quel di Gallipoli si è svolta “nonostante tutto e quasi tutti”. Imputando al primo cittadino di essere stato assente per il saluto alle miss e in quella conferenza stampa. E oggi a spettacolo concluso e a stretto giro di posta sono arrivate le puntualizzazioni del sindaco Errico. Che non ha inteso voler far passare l’idea di aver voluto snobbare la kermesse senza una motivazione plausibile. Un polemica di inizio estate, che prende corpo e che magari da entrambi i lati si sarebbe potuta evitare. Ma tant’è.

Oggi a prendere la parola è il primo cittadino di Gallipoli, che dissente dal tono caustico delle dichiarazioni del patron di Miss Mondo Italia e precisa, dal suo versante, i termini della questione. “Prima ancora del bon ton istituzionale occorre il rispetto delle persone e le dichiarazioni di Antonio Marzano non hanno tenuto conto né dell’una né dell’altra cosa” ammonisce Errico, “sono parole molto gravi di chi, evidentemente, è convinto che la sua manifestazione sia la migliore del mondo e meriti attenzione assoluta. Io ritengo invece che lustrini e paillettes abbiano un posto secondario rispetto ai veri problemi della collettività, che per quanto riguarda Gallipoli, in questo momento, vanno dall’emergenza estate alla tutela dell’ospedale e del tribunale, passando per l’occupazione e la vivibilità della gente”.

E precisa altresì il sindaco gallipolino: “Non sono intervenuto prima solo per non turbare lo svolgimento della serata, non perché assentissi alle affermazioni di Marzano. Tuttavia se l’obiettivo è quello della polemica a tutti i costi, io mi tiro fuori da questo gioco al ribasso. Gli organizzatori, tramite la mia segreteria, hanno sempre saputo puntualmente i motivi della mia assenza che tra l’altro, per la conferenza stampa, è dipesa da seri problemi personali, comunicati nello specifico a chi di dovere, anche se non vi ero tenuto”. E Il sindaco rimarca invece gli sforzi compiuti dal Comune per consentire alla kermesse di tenersi regolarmente.

“Abbiamo fatto tutto il possibile” aggiunge Errico, “con le leggi vigenti, per sostenere la manifestazione e sino al pomeriggio di sabato, nonostante certe dichiarazioni al vetriolo, sono stati necessari miei interventi personali e diretti per scongiurare che tutto saltasse all’ultimo. Capisco che riconoscere l’impegno altrui o ringraziare pubblicamente per questo attivismo possa essere un esercizio difficile ed impervio, ma quanto meno sarebbe utile e necessario non gettare benzina sul fuoco delle polemiche sterili, inutili e fuorvianti”.

Quindi la chiosa finale del sindaco: “Se in una situazione in cui non vi sono ancora gli organi collegiali, il mio impegno personale per far svolgere Miss Mondo a Gallipoli, in una situazione contingente con altre gravissime problematiche, è stato interpretato dagli organizzatori quale motivo di disinteresse e indifferenza, ne prendo atto e sarà la base di partenza per futuri rapporti tra le parti. Tuttavia credo che i gallipolini abbiano compreso perché abbia preferito spendere il mio tempo per occuparmi dell’ospedale e partecipare a giuste e legittime manifestazioni di piazza piuttosto che fare salotto in qualche party. Perché le luci della ribalta dopo due ore si spengono, ma i problemi della gente restano in tutta la loro drammaticità e meritano risposte serie ed impegno costante”. Un messaggio, che là di la del caso specifico, sembra che il sindaco ionico voglia indirizzare a 360 gradi. Correttezza, ospitalità e collaborazione con tutti, ma il Comune non accetta “pressioni” di nessun genere.        

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