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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Daspo per due tifosi facinorosi del Nardò. Altri due denunciati perchè non "firmano"

Guai in vista per due ultrà del Nardò. Archiviato il campionato di calcio di serie D, il commissariato di polizia locale ha notificato due distinti provvedimenti, realtivi ad altrettante gare, per violazione alla legge che disciplina l'accesso negli stadi

NARDO’ – Guai in vista per due tifosi facinorosi del Nardò. Archiviato il campionato di calcio di serie D, il commissariato di polizia locale ha notificato due distinti provvedimenti Daspo per violazione alla legge che disciplina l’accesso negli stadi.

Il primo è per un 53enne, R. M. M., le sue iniziali. L’uomo è rimasto coinvolto in un episodio   relativo alla gara giocata in casa dal Nardò contro il Foggia, presso il comunale “Giovanni Paolo II”, lo scorso 7 aprile. Al termine della partita, stando a quanto poi appurato dalla polizia, il tifoso si sarebbe avvicinato ad uno steward chiedendogli di accedere nell’area riservata alle forze dell’ordine, e da cui è poi possibile raggiungere gli spogliatoi. Ovvio il “no” da parte dell’addetto alla sicurezza, ama per tutta riposta, e in evidente stato di agitazione alcolica, il 53enne sferrò un pugno allo  steward, che riportò una contusione allo zigomo destro. Cinque di prognosi per la vittima.

Immediatamente l’aggressore fu allontanato allo scopo di scongiurare ulteriori problemi con gli altri tifosi che nel frattempo lasciavano lo stadio dopo la conclusione della partita. Tuttavia, sulla scorta delle testimonianze acquisite e dalle relazioni dei poliziotti impegnati nel servizio di ordine pubblico, l’uomo era stato denunciato per lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale. 

Oltre alla denuncia penale fu proposto anche proposto il Daspo, emesso dal questore di Lecce con l’espresso divieto di accedere a qualsiasi manifestazione sportiva per i prossimi due anni con l’ulteriore prescrizione dell’obbligo di firma. Vale a dire, dovrà comparire per apporre la propria firma presso il commissariato di Nardò quindici minuti dopo l’inizio del primo tempo e quindici minuti dopo l’inizio del secondo tempo in tutte le partite che il Nardò disputerà in campionato e i n altre circostanze ufficiali, anche fuori casa. Il divieto, inoltre, comprende qualsiasi competizione sportiva, anche di altre discipline.

Il secondo provvedimento è relativo invece all’incontro di calcio svoltosi sempre al comunale di Nardò lo scorso 21 aprile, match Nardò-Battipagliese. Poco prima del fischio d’inizio, mentre i calciatori della squadra ospite, ultimata la fase del riscaldamento, si accingevano a rientrare negli spogliatoi, dagli spalti, nella zona solitamente occupata dai tifosi ultras, fu lanciato sul terreno di gioco, a poca distanza da alcuni giocatori ospiti, un fumogeno acceso. La scena è stata documentata dalle immagini video riprese da un poliziotto della Scientifica. Attraverso la visione della videoregistrazione è stato individuato l’autore del “lancio”, successivamente identificato. Si tratta di G.B., un 27enne neretino. Denunciato per lancio di materiale pericoloso e successivamente proposto per il Daspo anche lui. Stessa sorte come i tifoso di cui sopra, con un anno in più (3) di divieto di entrare negli stadi.  In entrambi i casi, essendo provvedimenti che incidono sulla libertà personale, è necessaria la convalida del gip del Tribunale di Lecce, giunta immediatamente così come prescritto dalle norme che regolano la materia.

Sempre in tema di Daspo, il commissariato di Nardò ha esaminato tutte le posizioni di quelle persone che, essendo già destinatarie di questo provvedimento nel corso dell’anno,  non si sono presentati una o più volte per apporre la propria firma così come prescritto. In particolare sono stati denunciati per questo motivo F. G., 24 anni,  N. G. A., 22 anni. Entrambi rischiano una condanna da 1 a 3 anni di reclusione e una multa da 10mila a 40mila euro. 

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