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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Otranto: scintille nel finale della gara col Poggiardo

Accade tutto a fine partita, dove il patron ospite espulso non abbandona il campo e l'arbitro chiude anzitempo la gara: ora si attendono le decisioni del giudice sportivo. Possibile 3 a 0 a tavolino

OTRANTO - Un finale di gara movimentato quello vissuto nella partita di prima categoria pugliese Otranto-Poggiardo, sospesa anzitempo dall'arbitro, per le vicissitudini successive all'espulsione del presidente della squadra ospite. Che fosse una partita tesa quella di ieri lo si sapeva per la posta in palio, con l'Otranto, che sta dominando il campionato e lotta per mantenere il ristretto vantaggio sulle inseguitrici (due punti sul San Vito, sei sul Monteroni, che ha una partita in meno, viene da un filotto di vittorie consecutive importanti e che sarà il prossimo avversario), e il Poggiardo che, nonostante la sua nobile tradizione a questi livelli, lotta per uscire dalla zona calda della classifica.

C'era in più a condire l'atmosfera la nota rivalità tra le due società: dopo un primo tempo controllato bene dalla squadra di casa, che avrebbe potuto arrotondare il risultato, nella seconda frazione di gioco, il Poggiardo si è ricompattato, mostrando la propria forza e cercando ostinatamente di rimettere in piedi la partita. Tuttavia, prima degli ultimi cinque minuti di gara, ossia all'84' è avvenuto l'episodio che ha mutato il corso della partita: tutto è scaturito dalla espulsione di un giocatore del Poggiardo, che, dopo il rosso, si è accomodato in panchina.

L'arbitro, accortosi del fatto, lo ha invitato ad accomodarsi negli spogliatoi: mentre il giocatore obbediva, i componenti della panchina del Poggiardo avrebbero sollecitato il direttore di gara a non far trascorrere altro tempo e a riprendere subito il gioco. Tra gli uomini in panchina c'era anche il patron del Poggiardo, Elvio Merico: una parola di troppo, forse, scappata al dirigente ha convinto l'arbitro a cacciarlo via dal campo. Lo stesso Merico, però, non si è allontanato dalla panchina e il direttore di gara, dopo aver convocato i capitani e avvertito inutilmente che avrebbe sospeso la gara se il dirigente non fosse andato via dal campo, ha fischiato la fine anticipata della partita.

Con ogni probabilità, ora il giudice sportivo, dopo aver letto il referto arbitrale, potrebbe dare delle squalifiche al Poggiardo e ratificare a tavolino il 3 a 0 per l'Otranto. Non commenta i fatti conclusivi della gara, il presidente dell'Otranto, Giovanni Mazzeo, che punta l'attenzione sul cammino della propria squadra: "Stiamo vivendo una favola, perché stiamo lottando per un obiettivo storico per la città come la promozione e per ora il campo ci sta dando ragione. Tra l'altro, abbiamo sfatato un altro tabù che è quello di raggiungere la semifinale della Coppa Puglia (il 31 marzo la prima sfida col Carovigno, ndr) e ogni domenica cerchiamo di difendere questo sogno".

Mazzeo invita la città di Otranto a sostenere moralmente ed economicamente la squadra per consolidare la certezza del sogno ed evidenzia di stare mettendo le basi (seppur con la convinzione di dover ancora centrare l'obiettivo) della stagione che verrà con un programma che prevede delle adesioni di soci sostenitori che con soli 15 euro al mese potranno fare la propria parte per dare una mano alla società. Poi rivolge un ringraziamento a tutto lo staff, che sta permettendo la realizzazione di questa straordinaria stagione.

Ma c'è un'altra grossa questione all'orizzonte. Se l'Otranto, come al momento sembra, dovesse accedere alla Promozione, infatti, si pone il problema del campo sportivo, che, secondo le indicazioni della Figc, non ha le condizioni di agibilità utili alla sicurezza (servono gli spalti separati, ndr). Potrebbe, dunque, profilarsi, dietro alla favola, anche l'eventualità molto concreta di giocare in trasferta (Maglie, Poggiardo, Galatina) le partite interne, oppure di farlo a porte chiuse, senza l'apporto della tifoseria: "Ci sembrerebbe un peccato che questa bella avventura si debba vivere fuori dai nostri confini. Ci auguriamo che l'assessore allo sport del comune di Otranto prenda a cuore il problema e voglia pensare con noi alle soluzioni".

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