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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Otranto umanitaria: speciale sui 20 anni dagli sbarchi

Tornano le telecamere di "Brontolo", grazie al lavoro del Club Unesco, per una puntata dedicata al ventennale degli sbarchi: un tema che pesca nella memoria, ma anche nelle cronache dell'attualità

OTRANTO - La memoria di un'Otranto "umanitaria" nei ricordi degli eventi che la resero protagonista di un momento storico unico e fondamentale: la città dei Martiri a vent'anni dagli sbarchi sulle proprie coste delle popolazioni di disperati, provenienti da terre vicine e lontane del Mediterraneo sarà al centro di una nuova puntata speciale di "Brontolo", il talk di Rai Tre a cura del giornalista de Il Fatto Quotidiano, Oliviero Beha.

L'iniziativa di approfondimento ancora una volta nasce dall'interesse del Club Unesco di Otranto, che, sin dalla sua nascita, si occupa del recupero della storia locale e della memoria comunitaria, attraverso la riflessione sui temi dei diritti umana e della cultura. Così dopo la prima esperienza con una puntata dedicata al genio del cittadino onorario di Otranto, Carmelo Bene (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=24541 ), nei prossimi giorni, andrà in onda un secondo appuntamento dedicato al ventennale dei primi sbarchi, con riferimenti anche alla emergenza attuale, che ripresenta nuovi flussi.

La troupe della trasmissione di Rai Tre è stata in questi giorni ad Otranto, per le riprese, che verranno montate e mandate in onda lunedì 21 febbraio, dalle ore 10 alle 11. Il percorso della puntata ha previsto delle riprese presso la sede della Misericordia, realtà associativa da sempre in prima linea nelle problematiche sociali; si è poi passati all'ex centro di prima accoglienza "Don Tonino Bello", che ha assunto in passato un ruolo fondamentale e dibattuto negli anni di maggiori flussi e recentemente riattivato anche per l'emergenza sbarchi; durante le prime riprese, peraltro, erano da poco giunti nel centro, a testimonianza della attualità del problema, circa 80 immigrati (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=25730 ).

Il dirigente per l'immigrazione ha permesso agli operatori di entrare e riprendere gli interventi di identificazione e assistenza degli immigrati. Altre immagini sono state girate sulle spiagge degli Alimini, con soci della Misericordia e con il giornalista Elio Paiano, con un'accurata descrizione delle operazioni di sbarco. Tra gli intervistati, il sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, che ha accolto la troupe nella sede municipale, l'avvocato Milco Panareo, in qualità di giudice onorario delegato alle operazioni di identificazione e di valutazione dei requisiti di "rifugiato politico" e quindi destinatari del diritto di asilo, e Francesco Bruni, primo cittadino nel periodo di maggiore flusso di sbarchi e responsabile del trasferimento dei container al centro "Don Tonino Bello".

Il presidente dell'Unesco locale, Enrico Risolo, spiega come la collaborazione con il programma di approfondimento di Beha nell'itinerario affrontato nei due appuntamenti si ponga come il tentativo di rendere omaggio ad una città come Otranto, dandole il giusto riconoscimento mediatico, sia attraverso la memoria dei personaggi (come Bene) che hanno contribuito alla sua crescita culturale, sia attraverso il recupero di una storia remota ed attuale, come quella degli sbarchi, che ha reso protagonista la piccola realtà salentina, facendola diventare un simbolo di pace e accoglienza.

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