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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Palme morte, Otranto cambia volto: "Così muore riviera"

Prosegue la fine silenziosa delle piante: la città cambia il proprio aspetto, sin dall'ingresso. E D'Agata del Dipartimento tematico nazionale "Tutela del Consumatore" chiede di salvare il salvabile

OTRANTO - Migliaia di piante divorate dal "punteruolo rosso": chi viene ad Otranto, non resta indifferente alla morte silenziosa delle palme (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=23284), messa in atto dal piccolo killer, capace di eliminare fin dalla radice gli arbusti. Capita anche a Giovanni D'Agata, componente del Dipartimento tematico nazionale "Tutela del Consumatore", di dover riscontrare il cambio del volto della perla del Salento (raccontato ampiamente su queste pagine), che sta vedendo lentamente morire circa settecento esemplari (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=25399 ), che ne abbellivano l'aspetto e che riempivano alcune aree di verde.

Lo stesso D'Agata sottolinea come l'ingresso della città dei Martiri sia "il biglietto da visita di una località che ha l'ambizione di essere centro nevralgico del turismo pugliese" e, in tal senso, la presa di coscienza odierna è poco incoraggiante: "Le immagini - afferma - mostrano una situazione desolante".

"Le palme stanno ormai morendo - prosegue - e le ultime rimaste sono gravemente ammalate, secche, spiumate. Nessuna ombra sotto le piante che stanno morendo. Danno l'addio anche quelle che sono all'interno lungo i viali, ville, giardini, lungomare. Il rhynchophorus ferrugineus ha vinto. È un'epidemia che come un'onda sta attraversando la Penisola, le sue coste soprattutto, e rischia di modificare per sempre paesaggi unici, amati e conosciuti in tutto il mondo".

D'Agata evidenzia come il "punteruolo rosso" non abbia pietà, arrivando alla base della pianta, attaccandola fino a distruggerla: "Non ci resta - conclude - che continuare ad appellarci alle istituzioni perché è ancora possibile salvare il salvabile".

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