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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Via Vito Fornari

Imbrattato il portone della sede di Confindustria: l'associazione è favorevole al gasdotto

Nella notte uno slogan contro l'alta velocità e il progetto di Tap è comparso in via Fornari. Analoghi episodi a febbraio e ad aprile contro i locali del Partito democratico. Per gli scontri in Val di Susa un 23enne leccese si trova in carcere

LECCE – Vernice bianca e slogan vergati con spray sul portone dei civico 12 di via Fornari. Non uno qualunque, dal momento che a quell’indirizzo, a pochi metri da piazza dei Partigiani, si trova la sede di Confidustria Lecce. L’atto intimidatorio è stato compiuto nella scorsa notte e ripete senza variazioni sul tema quanto già accaduto in due circostanze: a febbraio e ad aprile sono state imbrattate le vetrate dei locali del Partito democratico, in via Tasso e via Milizia.

“No Tav, no Tap, liberi tutti”, il messaggio è stato disposto su tre righe. Come di consueto in questi casi, indaga il personale della Digos. Non ci sono espliciti simboli che rivendichino un’appartenenza ma le analogie con quanto registrato nel recente passato è evidente. In una parte dell’area antagonista è oramai scontata la saldatura tra la battaglia in Val di Susa contro l’infrastruttura per l’alta velocità ferroviaria sulla linea Torino-Lione e l’opposizione diffusa nel territorio salentino al progetto di gasdotto che prevede un approdo a San Foca, marina di Melendugno. Sulla realizzazione di quest’ultima opera Confindustria Lecce si è espressa pubblicamente a favore.

Si ricordi che il 12 luglio, presso la casa leccese dei suoi genitori, è stato arrestato il 23enne Graziano Mazzarelli, residente a Milano e frequentatore in particolare di un centro sociale che avrebbe partecipato all’assalto al cantiere di Chiamonte nel maggio del 2013. Il giovane salentino è finito in manette insieme ad altre due persone: nei giorni successivi all’arresto un gruppo di manifestanti che fanno riferimento allo spazio sociale occupato “Binario 68” hanno effettuato un presidio di solidarietà davanti al penitenziario di Borgo San Nicola e poi distribuito e affisso volantini nel centro di Lecce. 

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