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Venerdì, 26 Aprile 2024
“Gloria al cibo”

“Gloria al cibo”

A cura di Gloria Cartelli

Mi chiamo Gloria, ho 34 anni e vivo a Lecce. Sono biologa nutrizionista, laureata in biotecnologie industriali presso l’Università degli studi di Pavia nell’aprile 2012. Studiando le biotecnologie agroalimentari mi sono appassionata di nutrizione e così ho proseguito i miei studi a Milano per frequentare un master in Nutrizione umana. Nel 2013 sono rientrata nella mia città d’origine, Lecce, in cui svolgo tutt’ora la libera professione in uno studio medico associato. Elaboro terapie alimentari personalizzate e i miei pazienti includono bambini di età scolastica ad adulti e sportivi. Aiuto e coinvolgo i miei pazienti a recuperare il naturale peso forma e al mantenimento del proprio stato di benessere attraverso una sana educazione alimentare. Il raggiungimento degli obiettivi si realizza attraverso un’attenta analisi dei bisogni nutritivi ed energetici del paziente che viene seguito, incontrato periodicamente nel mio studio e supportato emotivamente per il raggiungimento dei propri risultati. L’obiettivo è fornire una consulenza nutrizionale su misura, dettata in base alle caratteristiche specifiche del paziente quali l’età, le abitudini di vita e che sia personalizzata nel tempo

“Gloria al cibo”

Veganuary, il mese dedicato alla dieta vegana

Ma questo tipo di alimentazione fa veramente bene oppure no? Ecco alcuni consigli alimentari per affrontare il gennaio veg senza rischi

Torna Veganuary (nome che nasce dall’unione di Vegan e January), un movimento internazionale che, per l’intero mese di gennaio, motiva a mangiare vegano. Veganuary nasce nel 2014 nel Regno Unito da un’associazione non profit  che fa leva su un bacino di oltre 500 mila aderenti. I partecipanti si mettono alla prova a mangiare totalmente vegetale per tutti i 31 giorni del mese di gennaio. Questo è reso possibile grazie al supporto di una serie di email giornaliere contenenti informazioni di ogni genere: come fare la spesa, ricette e consigli nutrizionali.

Ma questo tipo di alimentazione fa veramente bene oppure no? Ecco alcuni consigli alimentari per affrontare il gennaio veg senza rischi.

Quali sarebbero i vantaggi di un’alimentazione senza carne, pesce, latticini, latte e uova?

Il primo sicuramente di ordine etico; il secondo ambientale, con la conseguente riduzione delle emissioni di gas serra provenienti dagli allevamenti e la progressiva diminuzione del consumo di risorse naturali da parte di questi. Numerosi sono gli studi che confermano risultati disastrosi sull’impatto ambientale per quanto riguarda la produzione di carne e derivati. Secondo la FAO, gli allevamenti intensivi contribuiscono da soli al 14,5% delle emissioni globali di gas serra.

Diventare vegani per un mese è salutare?

Innanzitutto è bene precisare che l’alimentazione vegana può portare a scoprire nuovi sapori, nuovi piatti e lavorazioni degli alimenti alternativi.

Parecchi studi dimostrano che una dieta a prevalenza vegetale, se ben bilanciata, può soddisfare pienamente i bisogni dell’organismo ed esercitare un utile effetto protettivo a livello cardiovascolare, perché fornisce meno grassi saturi e ha una più alta presenza di fibre ed antiossidanti. Un primo effetto potrebbe essere un maggiore senso di sazietà dovuto all’abbondanza di fibre e una maggiore regolarità intestinale (ma questo dipende molto da quello che si mangiava prima).

Un effetto contro è che, sebbene sia risaputo che ridurre il consumo di carni (soprattutto quelle trasformate) e formaggi stagionati sia benefico per la salute (soprattutto cardiovascolare), eliminare del tutto le proteine animali dalla propria dieta, seppur per brevi periodi di tempo, non ha rilevanti risultati in termini di calo del peso corporeo.

È importante porre attenzione su alcuni nutrienti critici, che potrebbero essere non sempre presenti in quantità adeguate e generare carenze. Tra questi, le proteine, la vitamina B12, gli acidi grassi omega 3 e alcuni minerali come calcio, ferro e zinco.

Proprio per quanto riguarda il calcio è importante assumere molte verdure che ne sono particolarmente ricche, come quelle a foglia verde e i cavoli. Non devono mai mancare i legumi, i semi oleosi e la frutta secca. Per il ferro, invece, la sua eventuale carenza è più problematica; è vero che alcuni ortaggi e legumi ne sono ricchi (in particolar modo le lenticchie), ma il ferro dei vegetali è meno assimilabile rispetto a quello contenuto nella carne e nel pesce. Tuttavia si può rimediare con un adeguato apporto di vitamina C: un kiwi o delle fragole, broccoli e peperoni e altri ortaggi ricchi di questa vitamina aumentano l’assorbimento del ferro contenuto nei vegetali.

Rinunciando ai prodotti di origine animale si possono però ottenere proteine di elevato valore biologico, combinando tra loro cereali e legumi, le cui proteine si bilanciano e si completano a vicenda dando origine ad un piatto unico completo. Infatti pasta e fagioli, riso e lenticchie, pasta e ceci sono i più classici esempi. A completare l’apporto proteico della dieta veg si possono introdurre tutti i derivati della soia (tofu, tempeh) e il seitan (ovvero la “bistecca” di glutine), oltre alla frutta secca a guscio.

Una scelta sicuramente valida è quella di seguire una dieta sana e bilanciata, ricca di verdura e di frutta, povera di grassi e zuccheri raffinati e adeguatamente proteica secondo le proprie necessità; il tutto rigorosamente accompagnato da un regolare esercizio fisico.

Volete contattare Gloria Cartelli?

Scrivete a: cartelligloria@yahoo.it e visita il mio blog: www.gloriacartelli.blog

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