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“Gloria al cibo”

“Gloria al cibo”

A cura di Gloria Cartelli

Mi chiamo Gloria, ho 34 anni e vivo a Lecce. Sono biologa nutrizionista, laureata in biotecnologie industriali presso l’Università degli studi di Pavia nell’aprile 2012. Studiando le biotecnologie agroalimentari mi sono appassionata di nutrizione e così ho proseguito i miei studi a Milano per frequentare un master in Nutrizione umana. Nel 2013 sono rientrata nella mia città d’origine, Lecce, in cui svolgo tutt’ora la libera professione in uno studio medico associato. Elaboro terapie alimentari personalizzate e i miei pazienti includono bambini di età scolastica ad adulti e sportivi. Aiuto e coinvolgo i miei pazienti a recuperare il naturale peso forma e al mantenimento del proprio stato di benessere attraverso una sana educazione alimentare. Il raggiungimento degli obiettivi si realizza attraverso un’attenta analisi dei bisogni nutritivi ed energetici del paziente che viene seguito, incontrato periodicamente nel mio studio e supportato emotivamente per il raggiungimento dei propri risultati. L’obiettivo è fornire una consulenza nutrizionale su misura, dettata in base alle caratteristiche specifiche del paziente quali l’età, le abitudini di vita e che sia personalizzata nel tempo

“Gloria al cibo”

Obesità e non solo: ecco a cosa può portare un'overdose da zucchero

L’eccessivo consumo può provocare malattie, come il diabete, problemi al fegato e persino cattivo umore

Secondo l’ultimo rapporto dell’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità), nel 2030 nel mondo ci saranno 254 milioni di bambini obesi, con un incremento di oltre il 60% rispetto ai 150 milioni attuali. La colpa è dello zucchero!

La nostra alimentazione è permeata dagli zuccheri, presenti non solo negli alimenti dolci, ma soprattutto in cibi vari e bevande. In virtù delle loro caratteristiche chimiche, gli zuccheri sono ottimi conservanti, capaci anche di rendere gli alimenti più gradevoli sia per quanto riguarda l’aspetto, la consistenza e il gusto stesso.

Lo zucchero che consumiamo quotidianamente è il saccarosio che è estratto da due piante: la barbabietola (Beta vulgaris) e la canna da zucchero (Saccharum officinarum). Lo zucchero di canna, rispetto a quello bianco, subisce meno lavorazioni e perciò mantiene intatte le sue naturali caratteristiche. Lo zucchero bianco o raffinato si ottiene dopo un processo di trasformazione industriale che elimina tutte le vitamine e sali minerali presenti nella barbabietola. Per tale motivo lo zucchero bianco è considerato dannoso per la salute. In termini calorici fornisce 392 kilocalorie per 100 grammi ed è privo di nutrienti.

Il consumo dello zucchero è in costante aumento. Ciò ha scatenato l’abitudine al sapore dolce che ricerchiamo in ogni pietanza. Abusiamo di zucchero perché la sua presenza è ubiquitaria: dal pane confezionato, alle salse e sughi, dal cioccolato a biscotti e snack di vario genere, dalle bevande gassate a succhi di frutta e tè industriali, che nel peggiore dei casi, contengono il suo “analogo” sintetico, l’aspartame!

La continua assunzione di zuccheri semplici innalza i livelli di glicemia (glucosio nel sangue). Un livello basale di glicemia consente al nostro organismo di trarre la giusta energia per mantenersi in salute; se però tali livelli si innalzano di molto avvengono reazioni negative. In primis, l’aumento dell’insulina. La quale è prodotta dal nostro organismo per evitare che gli zuccheri nel sangue raggiungano livelli critici.

Cosa provoca l’aumento dell’insulina?

Trasforma gli zuccheri in eccesso in glicogeno che è immagazzinato nel fegato come riserva energetica. Quando il fegato ne è saturo, il glicogeno in eccesso ritorna nel sangue sotto forma di acidi grassi; questi vanno così a collocarsi nelle zone del corpo più inattive, quali ventre, petto e natiche.

CONSEGUENZE COLLEGATE AL CONSUMO DI ZUCCHERI RAFFINATI

  • DANNEGGIA LE OSSA: lo zucchero raffinato per essere digerito ha bisogno di sali minerali e vitamine e per tale motivo può causare indebolimento a livello di ossa e perciò provocare osteoporosi e artrosi.
  • PROVOCA PROBLEMI ALL’INTESTINO: causa disturbi di vario genere, dalla produzione eccessiva di gas, alla tensione addominale fino all’alterazione della flora batterica.
  • INFLUENZA NEGATIVAMENTE IL SISTEMA NERVOSO: prima crea stimolazione, poi depressione accompagnata da stati di irritabilità e la conseguente necessità di consumare altro zucchero
  • CREA DIPENDENZA: più ne mangi e più lo cerchi. Per molti lo zucchero può diventare quasi come una droga e generare cattive abitudini, al pari della nicotina e degli alcolici.
  • FA MALE AL CUORE: infatti consumare bevande zuccherate e mangiare troppi dolci predispone al rischio di morire di malattie cardiache. Il saccarosio è il principale responsabile di ciò ed è proprio questo l’ingrediente che dovremmo eliminare dalla nostra dieta.
  • NEMICO DELLA PRESSIONE SANGUIGNA: ha lo stesso effetto negativo del sale sulla pressione. Una dieta sana a base di frutta e verdura, cereali integrali e legumi aiuta a prevenire l’ipertensione, proprio perché priva di ingredienti raffinati come lo zucchero.
  • PROVOCA OBESITA’ E DIABETE: tutti noi dovremmo ridurre il consumo di zucchero almeno del 30% in quanto è il principale responsabile di patologie gravi, quali il diabete. Dal momento che è una sostanza nascosta in tanti alimenti e bevande è doveroso porre attenzione nel leggere le etichette nutrizionali dei prodotti che preferiamo consumare.
  • ZUCCHERO BIANCO E DOLCIFICANTI ARTIFICIALI SONO UGUALMENTE DANNOSI: l’utilizzo di dolcificanti come l’aspartame, la saccarina e il sucralosio non è una valida alternativa al comune zucchero bianco. Tutti questi alterano il normale metabolismo, innalzando la glicemia e scatenando una condizione di pre - diabete.

ALCUNE ALTERNATIVE VALIDE E NATURALI ALLO ZUCCHERO RAFFINATO: LA STEVIA

La stevia è una pianta della famiglia delle Compositae originaria del Sud America.  Le foglie della Stevia contengono principi attivi (glucosidi steviolici) dalla spiccata capacità dolcificante, superiore addirittura al saccarosio. Usare la Stevia come dolcificante quotidiano è un’ottima alternativa al comune zucchero; è un dolcificante naturale amico della nostra forma fisica perché non apporta calorie, perciò utile a chi segue una dieta ipocalorica.

Oltre all’assenza di calorie ed al forte potere dolcificante, la Stevia annulla il confronto con lo zucchero bianco anche per la sua azione ipoglicemizzante. Utile quindi per chi, oltre che con le calorie, deve contrastare i picchi glicemici (per esempio i diabetici).

MEGLIO LO ZUCCHERO BIANCO O DI CANNA?

In entrambi c’è la stessa molecola, l’unica differenza sta nel gusto e anche nella preparazione dei dolci, che saranno più morbidi se utilizziamo quello di canna, e più friabili se scegliamo quello bianco. L’OMS ha limitato l’assunzione di zucchero giornaliera a circa 25 grammi (corrispondenti a 6 cucchiaini) nell’arco della giornata, contando però anche l’assunzione di altri cibi che contengono zuccheri. Meglio quindi scegliere dolcificanti naturali come la stevia.

ZUCCHERO E TUMORI: COME PREVENIRE IL CANCRO CON L’ALIMENTAZIONE.

L’alimentazione svolge un ruolo chiave nella prevenzione di patologie, anche per quanto riguarda problematiche tumorali. Proprio lo zucchero svolge un’attività nociva in tali situazioni. Dati sperimentali hanno dimostrato che le cellule tumorali, per crescere, si nutrono di zucchero e necessitano di insulina. Le cellule cancerogene sono in grado di esprimere proteine abili a catturare l’insulina. Tali cellule, incorporano al loro interno lo zucchero, grazie all’insulina, utilizzandolo come fonte di energia per crescere e duplicarsi. Ciò che attiva l’insulina è proprio lo zucchero. Perciò, un eccesso di zuccheri (quelli ad alto IG) nella propria alimentazione induce un aumento di glicemia con la diretta produzione di insulina. Maggiore è il consumo di zuccheri, maggiore è la voglia di cercarli. A dispetto di ciò, è fondamentale avere un’alimentazione controllata: preferire cibi integrali e a basso indice glicemico, riducendo l’apporto di cibi raffinati, patate, dolci e marmellate. Una dieta varia e sana abbinata alla costante attività fisica determina un abbandono della ricerca di zucchero, prevenendo patologie tumorali e più in generale patologie infiammatorie.

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