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Sabato, 27 Aprile 2024

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A cura di Redazione

Terza Pagina Castrignano de' Greci

Intervista con Loredana Lipperini conduttrice di Fahrenheit su Rai Radio 3

Ospite del progetto Translego a Castrignano dei Greci Lipperini ha parlato di media, lettori social, Youtube, TikTok e l’influenza sulle abitudini di lettura tra infanzia e adolescenza

Si è tenuto sabato 13 gennaio nella sede di Kora – Centro del Contemporaneo (Palazzo Baronale de Gualtieriis, Castrignano dei Greci) il quarto incontro di Translego, un progetto di educazione alla lettura finanziato da Cepell (Centro per il libro e la lettura) dedicato a docenti, genitori e operatori culturali e organizzato da Ventiré10 APS, associazione culturale salentina che si occupa di educazione alla lettura e letteratura per ragazzi. Ospite e relatrice della quarta tappa del progetto è stata Loredana Lipperini, conduttrice di Fahrenheit, il programma italiano di Rai Radio 3 legato ai libri in cui ogni settimana intervista autori e autrici del mondo della cultura.

La conduttrice radiofonica è intervenuta con un talk dal titolo: “I media. Lettori social. Youtube, TikTok e l’influenza sulle abitudini di lettura tra infanzia e adolescenza”.

Che cos’è la lettura per Loredana Lipperini?

È il respiro, non faccio differenza tra vita e lettura.

Qual è il primo libro che ha letto?

Il primo libro che ho letto consapevolmente sono state le fiabe dei fratelli Grimm. La versione integrale, non edulcorata. Avevo otto anni.

E quale il libro imprescindibile, quello che si sente sempre di consigliare?

IT di Stephen King.

Ospite del progetto Translego a Castrigano dei Greci lei ha parlato del ruolo dei social network nella fruizione e condivisione dei libri e delle storie e di come i lettori giovanissimi siano condizionati nei gusti e nelle abitudini di lettura da TikToker e YouTuber, nella fase fondamentale che è il passaggio tra l’infanzia e la preadolescenza. Tra l’assuefazione al fenomeno da parte dei giovanissimi e la demonizzazione dello stesso fenomeno da parte degli adulti, qual è l’opinione di Loredana Lipperini in merito?

Noi usiamo gli stessi mezzi in realtà, almeno uno dei social di quelli che abbiamo a disposizione. Il problema è che non sappiamo usarli ancora, pensiamo che avere a disposizione un social significhi poter dire tutto quello che ci passa per la testa e non è così. Li usano molto peggio gli adulti dei ragazzi.

I dati sulla lettura in Italia sono abbastanza sconfortanti, secondo l’indagine curata da Pepe Research per l’Associazione Italiana Editori (AIE). Sappiamo che la popolazione tra i 15 e i 74 anni, il 74% (quasi 33 milioni di persone), nel 2023 ha letto almeno un libro (anche solo in parte), un e-book o ascoltato un audiolibro nell’anno precedente. Il dato interessante riguardo l’atto del leggere è che il mercato della lettura in quanto mercato e le imprese che lo rappresentano, operano e definiscono le politiche industriali. Da questo punto di vista com’è la situazione?

Se si pubblicano troppi titoli l’anno non si dà la possibilità a un titolo di fare la sua strada perché non è automatico che un lettore, anche un lettore forte, riesca a orientarsi nella messe di offerte che si ha. Al momento è difficilissimo muoversi. La famosa ricerca AIE dice che leggono tantissimi italiani però considera lettura anche sfogliare un ricettario, che di fatto è un po’ diverso. Capisco le ragioni per cui lo faccia però i dati sulla lettura sono quelli ISTAT che ci dicono che legge meno della metà degli italiani.

Se invece guardiamo ai nuovi modi della lettura, un quarto degli utenti delle piattaforme social ha fruito di contenuti narrativi presenti sulle stesse piattaforme social o su piattaforme di condivisione di storie, cioè parliamo di 10,2 milioni di italiani. Tra questi, una percentuale del 15% non legge libri, e-book o ascolta audiolibri: dunque un 3% della popolazione si approccia alla narrazione fuori dalla forma libro, stampa o digitale. Per avere una qualche speranza di incentivare la lettura, cosa propone Loredana Lipperini?

Desacralizzarla perché si continua a dire “tu devi leggere per diventare una persona migliore”. Invece non è così, si legge per aprire mondi, perché è bello, perché fa stare bene, male, non importa. È una condizione impagabile. La lettura non è meritocratica: “fai questo perché diventi questo”. Si pensa sempre “leggi perché poi…”. La lettura è bella. Questo bisognerebbe imparare a dire.

Loredana Lipperini è scrittrice, conduttrice radiofonica e attivista culturale. Conduce Fahrenheit su Radio3 e gestisce il blog Lipperatura.it

Il prossimo incontro del progetto Translego si terrà sabato 10 febbraio 2024 (ore 10.00/13.00 – 15.00/18.00) nella Chiesa di Santa Chiara – Ex Convento delle Clarisse a Copertino con un talk dal titolo “Un gruppo che educa: accompagnare i lettori. Tra famiglia, scuola, biblioteca, libreria, territorio” a cura di Matteo Biagi, Alice Bigli e Simonetta Bitasi. Per informazioni:

  • – cell.338/1525421
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