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Sabato, 27 Aprile 2024
Incidenti stradali Nardò

Scontro fra auto e moto sulla pista del Nardò Technical Center, muore collaudatore

Il tragico incidente si è verificato nella mattinata sull'anello usato per i test dei veicoli. Nulla da fare per Mattia Ottaviano, 36enne di Tuglie, alla guida del mezzo a due ruote. Sul posto gli operatori del 118, agenti del commissariato neretino e la polizia locale per i rilievi

NARDO’ – Tragico incidente a metà mattinata all’interno della pista Nardò Technical Center, il centro prove del Sud Italia di proprietà Porsche e gestito da Porsche Engineering, dove si collaudano nuovi prototipi di veicoli. Un luogo, per tale motivo, cioè per tutela dei segreti industriali, quasi inaccessibile agli esterni.

Ed è qui, dunque, nel corso di alcuni test lungo l’enorme anello che sorge nell’agro di Nardò, anche se di fatto a breve distanza da Porto Cesareo, che una moto Ducati Panigale e un’autovettura Porsche Panamera, mezzi condotti in entrambi i casi da collaudatori, sono entrati in collisione.

Il sinistro – le cui cause sono in fase d’accertamento –, purtroppo, si è rivelato fatale per l’uomo in sella alla motocicletta, Mattia Ottaviano, 36enne di Tuglie. Per lui, nulla da fare all’arrivo dei soccorritori del 118. Nessuna seria conseguenza invece per il 52enne collaudatore, che si trovava nell’autovettura. Ha riportato solo lievi contusioni da contraccolpo.

L'impatto si è quindi verificato durante una sessione di prova sulla corsia centrale della pista di collaudo. Secondo una prima ricostruzione dei fatti entrambi i driver erano al lavoro sulla pista neretina per testare rispettivamente una moto e un’autovettura. Non è escluso che all'origine dell'incidente ci possa essere stato un cambio di corsia della moto che ha finito, poi, per impattare, da tergo, contro la vettura.     

Per cause in fase di approfondimento da parte del comando della polizia locale, la motocicletta ha infatti tamponato violentemente la vettura che la precedeva e il centauro è deceduto a seguito delle lesioni riportate nella rocambolesca caduta e all'impatto sull'asfalto. Dopo l'incidente il mezzo a due ruote ha preso anche fuoco, poi domato dal servizio di sicurezza dell'impianto e dai vigili del fuoco. Tutte  le attività all’interno del circuito sono state, ovviamente, sospese. 

Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di Nardò con una volante e la polizia locale neretina per avviare i rilievi, oltre a una pattuglia di carabinieri dipendenti dalla compagnia di Gallipoli e agli ispettori dello Spesal dell’Asl per quanto di loro competenza, considerando che a tutti gli effetti si tratta di un incidente sul luogo di lavoro.

Nel centro di collaudo si è recato anche il pubblico ministero di turno, Alessandro Prontera, per coordinare le indagini. La procura cercherà ora di accertare se le cause del sinistro siano da imputare ad un errore umano, ad un improvviso guasto meccanico, o anche ad un malore del conducente della Ducati. Al vaglio ci saranno anche le immagini che potrebbero essere state immagazzinate dalle apparecchiature in dotazione ai mezzi sottoposti al collaudo proprio per registrarne le attività.        

L'incidente sulla pista

Mattia “Desmo” Ottaviano, nativo di Gallipoli, ma residente a Tuglie, era un appassionato di motori a 360 gradi, fossero a due o a quattro ruote. Oltre a lavorare all’interno della pista dall'agosto dello scorso anno per conto di un’azienda esterna, la Bertran Engineering Technologies srl,  fatto che gli permetteva di fondere professione e passione, era anche pilota di rally e aveva partecipato, maturando successi, a diversi rally con la scuderia Max Racing. Sposato da qualche anno, non aveva figli. Oltre alla moglie, lascia i genitori e due fratelli.  

"Esprimiamo il nostro profondo dolore per il tragico incidente che si è verificato questa mattina durante i test in corso al Nardò Technical Center e siamo vicini alle famiglie coinvolte" comunicano in una nota dal centro collaudi di Nardò, "al momento non disponiamo di ulteriori informazioni su quanto accaduto. In linea con le procedure standard per questi eventi, le autorità hanno avviato ufficialmente gli accertamenti. Siamo impegnati a collaborare attivamente con loro".

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