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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Al via il progetto "cittadinanza turistica e accoglienza"

L'iniziativa, che si svilupperà nell’arco temporale di due anni, si articolerà attraverso 11 tappe itineranti su tutto il territorio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

“Cittadinanza turistica e accoglienza: le competenze del futuro”. Questo il nome del progetto presentato nel corso di BTM Italia, per l’esattezza nella sezione BTM4Job, teso alla costruzione di un Catalogo formativo che consenta di acquisire “competenze che abilitano il futuro”, attraverso la pianificazione di un’offerta formativa adeguata a sostenere sviluppo e innovazione, cittadini, aziende, lavoratori in transizione, affiancando la logica della consultazione partenariale con un processo di confronto sistematico e produttivo verso il raggiungimento di migliori risultati in termini di sviluppo sostenibile, qualitativo e quantitativo.

Il senso dell’iniziativa è creare un coinvolgimento attivo di tutti i protagonisti dell’accoglienza attraverso la costruzione di un modello di governance di un sistema integrato tra formazione/lavoro e sistema pubblico/privato nel settore turistico. Il progetto, che si svilupperà nell’arco temporale di due anni, si articolerà attraverso 11 tappe itineranti su tutto il territorio regionale. Nelle attività verranno coinvolti operatori economici del settore, giovani, donne e cittadini residenti in Puglia. In un mondo sempre più interconnesso a livello sociale, tecnologico, economico, politico e ambientale, il tema della cittadinanza ha assunto una valenza diversa rispetto al passato. Il cittadino è diventato un cittadino globale, una persona che riconosce i vantaggi di far parte di una comunità globale, ma anche la propria responsabilità personale nei confronti dei problemi comuni. E per questo motivo agisce di conseguenza, riconosce che le sue scelte e azioni producono effetti non solo a livello locale, ma anche a livello nazione e internazionale.

Su tali premesse si può ritenere il turismo sostenibile come un’attitudine: significa organizzare territori e servizi con politiche di destinazione integrate, verso nuove frontiere di creazione del valore. Per percorrere la visione di un turismo sostenibile, è necessario cambiare la prospettiva culturale di chi propone e di chi fruisce, stabilendo sin da subito che “chi propone” non può essere un singolo imprenditore di settore, bensì una filiera pubblico/privato impegnata ad allestire un sistema integrato dell’offerta calata sulla specificità del territorio, unitamente alla costruzione di una “cittadinanza turistica e dell’accoglienza” di chi lo abita. Soltanto il turismo che contribuisce al benessere delle comunità locali, alla dignità dei lavoratori, alla tutela dell’ambiente, alla eliminazione dello sfruttamento, delle ineguaglianze e della povertà rappresenta una scelta significativa per lo sviluppo sostenibile.

"I protagonisti nei prossimi mesi sottoscriveranno un Protocollo per definire gli indirizzi principali in materia di formazione di qualità, apprendimento permanente e inclusione. Il Protocollo e il Catalogo mirano, quindi, a rinnovare l’offerta formativa regionale, partendo da un’accurata analisi delle dinamiche evolutive che i contesti e il settore si trovano a fronteggiare, e dei fabbisogni di competenze, presenti e futuri, da esso espressi, per definire modalità innovative e multidisciplinari di attivazione ed erogazione di nuovi percorsi. Il progetto si svilupperà nell’arco temporale di due anni durante i quali verranno coinvolti operatori economici del settore, istituzioni formative, giovani, donne, viaggiatori, cittadini residenti in Puglia".

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